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Tennis, altri guai per Simona Halep: riscontrate irregolarità nel passaporto biologico

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Simona Halep

Per Simona Halep la situazione della squalifica per doping continua a peggiorare, così come la propria posizione. Dopo che, agli US Open 2022, era stata trovata positiva al Roxadustat ed è ancora in attesa di processo, adesso si aggiungono irregolarità nel passaporto biologico.

La comunicazione arriva dall’ITIA, International Tennis Integrity Agency, che riporta come questa nuova accusa sia totalmente separata rispetto al caso per cui l’ex numero 1 del mondo è attualmente sospesa. L’esame è stato effettuato da un panel indipendente di esperti in materia di passaporto biologico.

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La situazione della trentunenne di Costanza, in sostanza, si fa ora davvero molto seria, a livelli forse mai sperimentati da una giocatrice arrivata al numero 1 del mondo nella propria carriera. Va ricordato che il passaporto biologico è utilizzato al fine di monitorare variazioni fuori dalla normalità dei parametri biologici di un atleta nel tempo. Questo potrebbe indicare l’utilizzo di prodotti illeciti.

Da parte sua, Halep, che ha sempre professato la propria innocenza nel primo caso, la reclama anche nel secondo, e lo fa con un comunicato apparso sui propri profili social. Ha dichiarato di aver tentato di farsi ascoltare due volte da un giudice (il verdetto è atteso per fine maggio), ritiene che sia chiaro il fatto di esser stata vittima di una contaminazione e continua a professare il proprio status di persona contro gli imbrogli, sportivi e non. E definisce la sua come una persecuzione, concetto ribadito dal suo coach, Patrick Mouratoglou, nei commenti su Instagram.

Foto: LaPresse

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