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Tennis, Jannik Sinner: “Mi sento pronto per giocare contro i migliori, da ogni partita imparo qualcosa”

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Jannik Sinner si sta allenando per arrivare pronto agli Internazionali d’Italia 2023, in cui sarà testa di serie n.8. Gli incontri del tabellone maschile inizieranno il 10 maggio e Jannik scenderà in campo venerdì 12 o sabato 13, essendo appunto parte dei tennisti d’elite (teste di serie). Un torneo importante per l’altoatesino, reduce da una scalata nei primi mesi del 2023 importante.

La sua stagione era iniziata da n.15 del mondo, dopo che il 2022 gli aveva riservato non pochi infortuni. Sette posizioni sono state guadagnate e l’ambizione è quella di proseguire, mettendo nel mirino la vittoria di un torneo importante che manca nel palmares del nostro portacolori. Vincere a Roma sarebbe sicuramente un risultato di grande prestigio.

In un’intervista concessa a interviewmagazine, il tennista italiano ha spaziato su diversi argomenti. Si è partiti dall’analisi di come sia emersa la passione per il tennis: “Lo sci è stato il mio primo sport. A 7 anni ero campione nazionale della mia categoria e a 11 ero secondo. Fino a 13 anni ero molto più dedito a questa pratica piuttosto che al tennis, ma proprio in quel momento qualcosa è scattato. Competere nello sci non mi piaceva perché ogni errore poteva costarmi caro e così, soprattutto dal punto di vista mentale, il tennis ha fatto breccia“.

Esperienza agonistica sugli sci che Jannik ha trasferito nello sport con racchetta e pallina, stimolato dal cimentarsi sempre con i migliori: “È una sensazione unica misurarsi contro i più grandi perché hai la pressione di dover dare il meglio, senza che ciò garantisca la vittoria. In questo momento, mi sento pronto per giocare contro i più forti, conosco il potenziale del mio tennis e la velocità dei miei colpi. Mi alleno tutto l’anno per vivere queste partite e da questi match, a prescindere dal risultato, imparo sempre qualcosa. Certo, è difficile accattare le sconfitte perché pensi che avresti potuto giocare in maniera diversa, ma si deve essere pazienti. Devo continuare nel mio percorso, nella piena consapevolezza che questo possa portarmi dove voglio“.

Parlando poi del futuro del tennis: “Ci sono Carlitos (Alcaraz ndr), Rune, Tsitsipas, Zverev, Medvedev… È molto emozionante vedere che ci siano giocatori dalle caratteristiche diverse che si stanno facendo strada e hanno già vinto molte partite in tornei importanti. Sono contento di far parte di questo gruppo di giocatori, con cui poi ho un buon rapporto“.

Foto: LaPresse

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