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Tennis, Monaco: “Sinner da top4 stabile, ma deve incastrare tutti i pezzi”

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Archiviati gli Internazionali d’Italia con il successo a sorpresa del russo Daniil Medvedev in finale sul danese Holger Rune, è arrivato il momento di guardare avanti in vista del secondo Grand Slam della stagione 2023 per il tennis. E’ stato fatto, quindi, un bilancio del torneo romano volgendo però già lo sguardo verso l’imminente Roland Garros nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, su Sport2U (in collaborazione con OA Sport), condotta da Dario Puppo e con Guido Monaco (commentatore tecnico su Eurosport) ospite.

La rinuncia di Nadal secondo me è più simbolica che effettiva sull’andamento del torneo. È pur vero che gli inizi di stagione del 2022 e del 2023 possono essere assimilabili per Djokovic. In entrambi i casi, anche se per motivi diversi, ha dovuto saltare degli appuntamenti. Non è mai arrivato a Parigi con così poche partite nelle gambe e quindi ci sono varie incognite: il livello, la salute fisica e lo stimolo che può avere trovandosi quasi per la prima volta al Roland Garros senza il suo avversario storico“, spiega Monaco.

Sulle possibili difficoltà di Nole a Parigi:Anche lui è un essere umano e a livello di stimoli potrebbe cedere qualcosa. Forse inizia ad essere messa un po’ in discussione la teoria per cui Djokovic, nel momento in cui avrebbe smesso Nadal, poteva vincere ancora tanti Slam in due-tre anni di tennis. Nel frattempo lui ha avuto le sue magagne ed i giovani, soprattutto Alcaraz e Rune con appena dietro Sinner, spingono. Non c’è più quel margine. I suoi avversari ora hanno il vantaggio di poter scendere in campo con il massimo rispetto, ma non con quella sensazione di non poterlo mai battere“.

A proposito di Carlos Alcaraz:L’anno scorso Alcaraz aveva fatto cose enormi sulla terra. Dopo Montecarlo in cui non era andato bene, aveva vinto Madrid battendo Nadal e Djokovic. Questa stagione si è ripetuto. Oggi è ancora più pronto, forte e consapevole rispetto al 2022. Come detto però il campo è molto aperto: la vittoria di Medvedev a Roma ed il fatto che un n.130 al mondo batta uno dei primi due del ranking rende tutto più incerto almeno sulla partita singola. Il tennis di alto livello è stato come un club privé per vent’anni, adesso si può entrare un po’ più casual per provare a vincere questi grandi tornei“.

Sulle possibili ambizioni di Jannik Sinner sul rosso parigino:Il 3 su 5 è un terreno adatto a lui perché è un giocatore di grande continuità e di grande capacità di concentrazione a lungo. Nel momento in cui ha dei passaggi a vuoto, può anche permetterselo rispetto alle partite 2 su 3. Deve solo stare bene fisicamente, deve arrivare carico di energie e sperare che non ci siano degli intoppi o quelle giornate in cui ha le pile scariche, perché abbiamo visto che a quel livello puoi andare sotto anche contro avversari di fascia inferiore (come Cerundolo a Roma). Mantengo un buon ottimismo per qualsiasi risultato, ma lui è uno di quelli che non ha mai fatto il colpaccio a Parigi e non è nemmeno arrivato in semifinale. Lo sviluppo del suo gioco può portare là in alto. Se Sinner riesce ad incastrare tutto, è stabilmente da primi 3-4 al mondo”.

Di seguito il video dell’intervista integrale:

VIDEO INTERVISTA A GUIDO MONACO

Foto: Lapresse

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