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Tennis: Novak Djokovic: “Amcizia con Federer? Tra rivali è impossibile”
Novak Djokovic è senza dubbio uno dei grandi protagonisti degli Internazionali di Roma 2023, evento inserito nel circuito ATP World Masters 1000 e del WTA 1000. Il nome del fuoriclasse serbo, proprio mentre il Torneo si avvia lentamente alla sua fase più calda, è circolato all’impazzata nelle ultime ore dopo un’intervista al Corriere della sera in cui ha rilasciato delle dichiarazioni particolarmente toccanti e significative.
Uno dei passaggi più commentati è stato quello relativo al suo primo ricordo d’infanzia: “La montagna. Kopaonik, nel Sud della Serbia. Mio padre mi portava con sé a sciare, avvolto in una sciarpa, quando avevo sette mesi: questo ovviamente me l’ha detto lui, non sarebbe un ricordo ma un trauma. Un giorno ero solo nella foresta, avrò avuto dieci anni, e ho incontrato un lupo. Provai una paura profonda. Mi avevano detto che in questi casi bisogna indietreggiare lentamente, senza perderlo di vista. Ci siamo guardati per dieci secondi, i più lunghi della mia vita; poi lui ha piegato a sinistra e se n’è andato. Provai una sensazione fortissima che non mi ha mai abbandonato: una connessione d’anima, di spirito. Non ho mai creduto alle coincidenze, e pure quel lupo non lo era. Era previsto. È stato un incontro breve, ma molto importante. Perché il lupo simboleggia il mio carattere […] Sono rimasto connesso con quel lupo. Anche perché il lupo per noi serbi è sacro. È il nostro animale totemico. È il simbolo di una tradizione nazionale, di una fede ancestrale che precede il cristianesimo. Una religione prima della religione”.
Tra gli altri argomenti spicca pure un rimando alla sua controversa questione legata al vaccino anti Covid-19, dove di fatto il tennista ha ribattuto la sua posizione già nota: “Ho subìto tutto sulla mia pelle. Molte persone hanno apprezzato che io sia rimasto coerente. Il 95 per cento di quello che è stato scritto e detto in tv di me negli ultimi tre anni è totalmente falso. Io non sono no vax e non ho mai detto in vita mia di esserlo. Non sono neppure pro vax. Sono pro choice: difendo la libertà di scelta. È un diritto fondamentale dell’uomo la libertà di decidere che cose inoculare nel proprio corpo e cosa no. L’ho spiegato una volta alla Bbc, al ritorno dall’Australia, ma hanno eliminato molte frasi, quelle che non facevano comodo. Così non ho mai più parlato di questa storia”.
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Il ultimo Djokovic ha parlato anche di altre leggende del tennis, come Nadal e Federer: “Con Federe non siamo mai stati amici, tra rivali non è possibile; ma non siamo mai stati nemici. Ho sempre avuto rispetto per lui, è stato uno dei più grandi di tutti i tempi. Ha avuto un impatto straordinario, ma non sono mai stato vicino a lui. Nadal ha solo un anno più di me, siamo tutti e due dei Gemelli, all’inizio siamo anche andati a cena insieme, due volte. Ma anche con lui l’amicizia è impossibile. L’ho sempre stimato e ammirato moltissimo. Grazie a lui e a Federer sono cresciuto e sono diventato quello che sono. Questo ci unirà per sempre; perciò provo gratitudine nei loro confronti. Nadal è una parte della mia vita, negli ultimi quindici anni ho visto più lui della mia mamma“.
Foto: LaPresse