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Valencia-Real Madrid, caos e insulti razzisti a Vinicius: cosa è successo

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Il Real Madrid perde 1-0 sul campo del Valencia che avvicina così la salvezza, mentre la squadra di Carlo Ancelotti viene scavalcata al secondo posto dall’Atletico Madrid. Ma il calcio, nel match del Mestalla, è passato in secondo piano.

Poco prima del 70′, l’arbitro ha fermato il gioco dopo che Vinicius era stato fermato da un avversario che gli aveva sottratto il pallone calciandogli contro una seconda sfera che si trovava nell’area del Valencia.

Il direttore di gara assegna una punizione indiretta e ammonisce il giocatore il Valencia che aveva calciato il secondo pallone (Comert). Vinicius, però, nel frattempo sente un insulto razzista e indica un tifoso in tribuna.

La partita viene soppesa per una decina di minuti e Vinicius viene bersagliato da nuovi insulti. “Mono” (scimmia, ndr) secondo Ancelotti, “tonto” secondo alcuni media valenciani come riporta La Gazzetta dello Sport. Versione ripetuta anche dal club di casa. La gara poi riprende, ma nel lunghissimo recupero proprio Vinicius ha un gesto di reazione e viene espulso.

A fine gara, proprio l’allenatore del Real Madrid è sbottato: «Non voglio parlare di calcio. Non si può giocare a calcio così, questa è una cosa troppo grave: hanno tirato un pallone in campo mentre attaccavamo, hanno insultato tutto il tempo Vinicius, e alla fine hanno espulso lui. Di cosa stiamo parlando? Siamo nel 2023, non può esserci il razzismo, dobbiamo andare a casa. Ripeto, bisogna fermare la partita, non si può continuare a giocare, è impossibile».

Foto: LaPresse

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