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Volley, finale play-off Superlega. Sfida senza appello fra Trento e Civitanova!

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Mattia Bottolo

Per la nona volta nella storia del massimo campionato italiano di volley lo scudetto maschile si assegna in gara 5, una sorta di finale secca che arriva al termine di una serie emozionante e dispendiosa e che vede in campo a Trento, l’Itas e la Lube Civitanova. La curiosità è che nelle ultime cinque delle otto finali precedenti concluse a gara5 in campo c’è sempre stata almeno una fra Trento e Lube (prima Macerata e poi Civitanova) a ribadire quanto queste due società abbiano inciso nella storia degli ultimi tre lustri del volley italiano. 

E domani (mercoledì 17 maggio, con inizio alle 20.30) si scriverà comunque un pezzo di storia perché di fronte ci sono due squadre che non partivano con i favori del pronostico né ad inizio stagione, né tantomeno ad inizio playoff, che sono riuscite superare momenti difficili in stagione e che ora possono raccogliere i frutti di tanto lavoro: farà festa una sola ma anche agli sconfitti andrà tributato un grande applauso per quanto fatto in stagione.

La partita sfugge ad ogni pronostico anche se l’andamento della serie finora ha detto che giocare in casa è un fattore determinante visto che hanno sempre vinto le squadre che affrontavano la partita davanti al pubblico amico. Gara5 è diversa da tutte le altre, non esistono appelli e dunque la parte emotiva gioca un ruolo determinante. Volendo affrontare l’argomento dal punto di vista tecnico si può dire che, specialmente nelle ultime due sfide, il fondamentale che ha fatto la differenza è stato il servizio. A Trento in gara3 Civitanova non è mai riuscita a trovare il bandolo della matassa in ricezione (anche a causa dell’uscita dal campo per infortunio nel primo set di Zaytsev), mentre a Civitanova la Lube ha picchiato fortissimo dai nove metri e per Trento sono stati guai dall’inizio alla fine, se si esclude una parte del terzo set.

Chi riuscirà a battere meglio, dunque, avrà un vantaggio enorme ma non finisce qui. Le assenze (di Zaytsev da una parte, di Lisinac dall’altra) potrebbero farsi sentire. Trento finora ha parato il colpo con un D’Heer che in gara 4 ha pagato il contraccolpo di un ruolo da titolare che non ha praticamente mai ricoperto quest’anno, mentre in casa Lube, dopo qualche sussulto iniziale, Blengini sembra aver trovato la quadratura del cerchio con Gabi Garcia (all’ultima recita con la maglia della Lube) al posto di Zaytsev e con Bottolo e Yant in banda ma a un Nikolov non si rinuncia così facilmente. 

Sarà una vera partita a scacchi anche in regia, con De Cecco e Sbertoli che, a sprazzi, hanno saputo fare la differenza, e anche al centro dove la coppia Chinenyeze e Anzani non ha fatto mai mancare il suo apporto, mentre quella composta da Podrascanin e D’Heer non ha giocato certo la sua miglior partita in gara4.

Photo LiveMedia/Roberto Bartomeoli

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