Pallavolo
Volley, Paola Egonu campionessa d’Europa! Boskovic schiantata, terza Champions League in carriera. Trionfo VakifBank
Paola Egonu ha trascinato il VakifBank Istanbul alla conquista della Champions League 2022-2023 di volley femminile. L’opposto ha guidato la corazzata turca guidata da coach Giovanni Guidetti sul tetto del Vecchio Continente, permettendo alle giallonere di confermarsi Campionesse d’Europa dopo il trionfo dello scorso anno ottenuto battendo Conegliano nell’atto conclusivo. L’attaccante veneta ha fatto la voce grossa nella Finale andata in scena al PalaAlpitour di Torino, dominando la partita più importante dell’anno, quella attesa per un’intera stagione, quella che si era messa in mente di vincere a tutti i costi.
Il VakifBank Istanbul ha sconfitto l’Eczacibasi Istanbul per 3-1 (27-25; 25-17; 23-25; 25-17) e ha messo le mani sulla sua sesta Champions League dopo quelle del 2011, 2013, 2017, 2018, 2022. Paola Egonu si è laureata Campionessa d’Europa a livello di club per la terza volta in carriera dopo le affermazioni del 2019 con Novara e del 2021 con Conegliano. Con la Nazionale aveva vinto gli Europei nel 2021 e lo scorso anno il bronzo ai Mondiali, prima del noto sfogo che aveva generato tante polemiche. L’attaccante tornerà in Nazionale durante l’estate, con l’obiettivo di difendere il titolo continentale e di conquistare la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Paola Egonu si era trasferita in Turchia con l’intento di trovare nuovi stimoli, aveva faticato a ingranare e a trovare la giusta intesa con le compagne di squadra, insieme alle quali aveva perso la Supercoppa di Turchia contro il Fenerbahce Istanbul e il Mondiale per Club contro la ex Conegliano. Nelle ultime settimane, però, la 24enne è salita in cattedra: nella semifinale di Champions League contro il Fenerbahce Istanbul è stata la paladina della rimonta dopo aver perso il match d’andata, poi ha giganteggiato in occasione del trionfo in Coppa di Turchia e oggi ha firmato l’apoteosi continentale (nel mezzo il ko nella semifinale scudetto contro il Fenerbahce).
Paola Egonu lascia il VakifBank con il trofeo più importante e una prestazione ai limiti del surreale: 40 punti (65% in attacco, 2 muri, 1 ace), MVP indiscussa di una Finale giocata in maniera perfetta, impeccabile, sopraffina. Probabilmente la miglior partita della carriera per l’azzurra, che nella prossima stagione tornerà in Italia per difendere i colori di Milano, squadra che ha perso la finale scudetto in gara-5 contro Conegliano e che proprio il VakifBank ha eliminato nei quarti di finale della Champions League.
La 24enne ha letteralmente schiantato l’opposto serbo Tijana Boskovic, MVP degli ultimi due Mondiali vinti con la sua Nazionale: 16 punti per l’attaccante, mai in grado di duellare alla pari con la nostra portacolori. Paola Egonu è stata ben spalleggiata dalle schiacciatrici Gabi (15 punti, 3 muri) e Kara Bajema (9), senza dimenticarsi delle centrali Zehra Gunes (10 punti, 5 muri) e Chiaka Ogbogu (7) sotto la regia di Cansu Ozbay. Dall’altra parte della rete, oltre alle 16 marcature di Boskovic, da annotare i 15 punti della schiacciatrice Hande Baladin e i 13 del martello Irina Voronkova.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Un ace di Gunes e un errore offensivo di Boskovic offrono il primo break al VakiBank (4-2), ma l’opposto serbo pareggia in un amen (4-4). Egonu commette due errori consecutivi e l’Eczacibasi si issa sul 10-7, ma Ogbogu prende in mano la squadra con un muro e un ace (9-10). Voronkova alza il ritmo (10-13), ma le stampatone di Gunes e Bajema intervallate dal diagonale di Egonu valgono il pareggio a quota 13. Serratissima lotta punto a punto fino al 18-18, quando Voronkova pesca un vincente e Jack timbra l’ace del 18-20.
Egonu sale in cattedra con uno splendido pallonetto e il muro del sorpasso (21-20). Bajema stampa il break (22-20), ma il mani-out di Voronkova e il primo tempo di Ogbogu permettono all’Eczacibasi di impattare (22-22). Paola Egonu firma l’ace del 24-23, ma un’invasione ristabilisce la parità. Egonu non può aggiustare una brutta alzata di Ozbay, ma l’Eczacibasi non sfrutta il set point (Voronkova serve fuori). Sul 25-25 è Ogbogu a fare la differenza: muro e primo tempo per chiudere i conti.
L’Eczacibasi prova ad allungare in avvio di secondo set (7-4 col muro di Jack), ma due stoccate di Egonu e il muro di Gabi valgono il pareggio a quota 7. Sull’11-11 Heyrman commette un’invasione, Ozbay si inventa un ace, Egonu punge in parallela, Ognjenovic sbaglia in palleggio e il VakifBank vola sul 15-11. Le giallonere sono brave a conservare il vantaggio e sul 20-15 assistiamo a due invenzioni di Egonu: attacco da ferma e poi ace per il 22-15, poi un altro siluro per il 23-16. Basta amministrare e un errore dell’Eczacibasi chiude i conti.
L’Eczacibasi prova ad affidarsi a Baladin, che firma tre punti consecutivi in avvio della terza frazione (6-3). Egonu e Gabi dimostrano di essere di una categoria superiore, poi Gunes stampa Boskovic e il muro di Bajema vale il pareggio a quota 9. Boskovic e Baladin provano a dare linfa alle Tigri (9-12), ma il mani-out e la parallela di Egonu accorciano le distanze (11-12). Il muro di Ozbay pareggia i conti (14-14) e inizia un avvincente lotta punto a punto, poi l’Eczacibasi si infiamma: mani-out di Heyrman, Voronkova vince una contesa a rete con Egonu e poi timbra il mani-out del 20-17. Sul 22-19 i giochi sembrano fatti, ma una parallela di Bajema e un errore di Boskovic permettono al VakifBank di recuperare un break (21-22). Egonu cerca di tenere in scia la banda Guidetti (23-24), ma l’Eczacibasi non trema e prolunga la contesa.
Il quarto set si apre sul filo dell’equilibrio (9-9), poi un diagonale di Egonu e un errore delle avversarie spediscono l’Eczacibasi sull’11-9. Mani-out di Baladin e pipe di Boskovic (11-11), ma Egonu replica con uno splendido uno-due (13-12). Boskovic sbaglia la pipe, Gabi passa in maniera perentoria e il VakifBank allunga sul 15-12. I muri di Gunes e Gabi creano un solco (17-12), poi Gabi amplia il margine ed Egonu sigla il diagonale del 20-14. La partita è indirizzata, Egonu segna il 23-16 e poi è un errore di Jack a regalare il successo al VakifBank.
Foto: CEV