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24 Ore di Le Mans 2023: la rivoluzione regolamentare che ha attirato i grandi marchi. Anche la Ferrari

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La 24 Ore Le Mans 2023 segna il primo vero traguardo della nuova era delle competizioni di durata, un’epoca mitica che non ha eguali nel motorsport. I regolamenti azzeccati promossi dagli organizzatori due anni fa hanno portato molti costruttori a scommettere sul FIA World Endurance Championship, Ferrari si è unita al gruppo mettendosi in gioco così come Toyota, Peugeot, Cadillac e Porsche.

ACO, ente transalpino che organizza con FIA il Mondiale Endurance e la 24h Le Mans, ha deciso di ascoltare la voce delle case, i veri protagonisti del nostro sport. I francesi, dopo anni in lotta con l’America,  si sono accordati con IMSA, associazione statunitense gestisce negli USA ed in Canada un proprio campionato ed alcune delle sfide più iconiche del mondo come la Rolex 24 at Daytona o la 12h di Sebring.

Le Hypercar sono state implementate dagli Europei due anni fa, le LMDh (meno costose sulla carta) hanno debuttato nel 2023 e sono sin da subito state ammesse negli USA e nel FIA WEC. La possibilità di gareggiare con la medesima auto in tutto il globo è una situazione ghiotta per tutti, qualcosa di speciale che ha pochi eguali nelle competizioni automobilistiche. 

Le Hypercar hanno accolto Toyota, Peugeot, Glickenhaus, Vanwall e Ferrari, le LMDh sono state sin da subito accolte con piacere da Porsche, Cadillac, Acura e BMW. Tutti, ad eccezione delle ultime due case nominate, stanno partecipando al FIA WEC e di conseguenza alla 24h Le Mans, Porsche, Cadillac, Acura e BMW sono iscritti all’IMSA WeatherTech SportsCar Championship (IMSA WTSC)

L’interesse è cresciuto esponenzialmente, Lamborghini e Alpine arriveranno nel 2024, mentre si continua ad inseguire l’ipotetico inserimento di Hyundai. Ogni costruttore ha una concreta chance di scegliere dove correre e soprattutto in che modo gareggiare. Il singolo marchio può decidere se avere ‘carta bianca’ nel proprio progetto con un ‘Hypercar’ o affidarsi ad un secondo fornitore (Ligier, Oreca, Dallara, Multimatic) per allestire il telaio del proprio prototipo.

La scelta è libera, le classi poi vengono automaticamente ‘bilanciate’ con uno specifico sistema che è leggermente differente tra FIA WEC ed IMSA WTSC. La combinazione di differenti fattori delinea il comune ‘Balance of Perfomance’, sistema che vediamo attuato ovunque nelle categorie GT.

Ascoltare i costruttori è sempre la via più indicata per avere successo all’interno di ogni singolo campionato. ACO, FIA ed IMSA hanno vinto la propria ambiziosa scommessa, abili nel ricreare le volontà dei singoli costruttori che nel medesimo anno hanno la concreta occasione con la stessa vettura di potersi imporre come accadeva oltre 50 anni fa a Daytona, Sebring e nella mitica location di Le Mans.

Foto. LPS

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