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Atletica, Antonio La Torre: “Abbiamo tante frecce nell’arco, non possiamo più nasconderci”

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Giornata di vigilia per la Nazionale italiana di atletica leggera in vista dei Campionati Europei a squadre (ex Coppa Europa) 2023, che si svolgeranno a Chorzow nell’ambito della terza edizione degli European Games. Il Bel Paese va a caccia di uno storico primo titolo nella classifica generale, dopo aver sfiorato il successo due anni fa sempre nella stessa località polacca.

Ciascun atleta deve esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. E in una formula a 16 nazioni ogni punteggio diventa ancora più essenziale. Non siamo più la squadra che porta due o tre punte, adesso abbiamo tante frecce nell’arco. Dobbiamo affrontare la sfida con la massima umiltà, ma non possiamo più nasconderci se pensiamo a cosa abbiamo fatto in termini di valori complessivi agli Europei di Monaco e agli Euroindoor di Istanbul, in una crescita costante nella classifica per punti“, dichiara Antonio La Torre al sito federale.

Abbiamo un team che tiene insieme il capitano Gimbo Tamberi protagonista di mille battaglie e un giovanissimo Mattia Furlani di cui ammiro la leggerezza e l’allegria: se uniamo questi due estremi, c’è una Nazionale fatta di tanta gioventù ma anche tanta esperienza. In eventi del genere entrano in gioco molte variabili, ma se ogni atleta dentro questo affresco di squadra saprà dare il proprio contributo, sono sicuro che il risultato finale ci lascerà soddisfatti. È l’orchestra che suona, al di là dei grandi solisti“, spiega il direttore tecnico azzurro.

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Sulla presenza in extremis di Tamberi:La sua è stata una scelta che abbiamo seguito e condiviso. L’ha raccontata perfettamente ieri, ricordando anche i dubbi legati al regolamento che consente al massimo quattro errori. Gimbo viene a Chorzow per mettersi in gioco: tutta la squadra deve saper raccogliere la sua energia“.

Sulle avversarie più temibili per l’Italia: “In primis la Polonia, che avrà il pubblico con sé e le credenziali per confermarsi vincitrice. A seguire Germania, Francia e Spagna. Non è da trascurare la Gran Bretagna nonostante la squadra giovane”. Doppio obiettivo per la staffetta 4×100 maschile:Portare punti ma anche provare a migliorare il tempo di Firenze in ottica qualificazione mondiale. C’è stato un bel raduno pre-trasferta a Roma, c’è grande armonia e sana competizione tra i ragazzi: tutti mirano a entrambi gli obiettivi, a cominciare dal prof. Di Mulo”.

Sulle altre individualità da monitorare: “Da Yeman Crippa che in Europa è un ‘king’, ad Alessandro Sibilio tornato col ‘botto’, dalla nuova consistenza di Larissa Iapichino a uno Zane Weir che si presenta da campione europeo. Senza dimenticare nel complesso un mezzofondo in cui possiamo essere protagonisti in tutte le gare, con Nadia Battocletti altra punta assoluta, i salti in cui mi piace citare Tobia Bocchi di recente al personale, una solida Sara Fantini e una nuova Daisy Osakue da primato. Proprio nei lanci, con cinque debuttanti agli EuroTeam, è in atto un ricambio generazionale importante e penso che i giovani dimostreranno di aver meritato la convocazione”.

Foto: FIDAL

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