Atletica
Atletica, Claudio Stecchi: “Con 5,90 da medaglia a Parigi. Nel salto con l’asta convivi con la paura”
Claudio Stecchi ha realizzato il record italiano indoor durante l’ultimo inverno, volando a 5.82 metri e poi chiudendo gli Europei in sala al sesto posto. Il toscano, ottavo ai Mondiali 2019, ha incominciato la stagione all’aperto con due gare in Polonia (5.71 metri a Bialystok) e ha messo nel mirino di Mondiali di Budapest. Il 31enne è stato ospite di Athletics2u, trasmissione di Sport2u, la web tv di OA Sport. Il toscano si è soffermato sul suo ultimo periodo: “L’esperienza degli Europei è stata molto bella, perché arrivavo lì da protagonista insieme ad altri. Ci siamo giocati tutti il podio, sarebbe stata una bellissima ciliegina sulla torta ma non ho nulla da recriminarmi e sono soddisfatto di com’è andata la stagione al coperto. A seguire mi sono un po’ riposato e poi ho ricominciato ad allenarmi a Siracusa insieme a Guuseppe Gibilisco, abbiamo fatto un paio di mesi di allenamenti e abbiamo deciso di gareggiare molto presto. Tre weekend fa abbiamo iniziato in Polonia con 5.61 e 5.71″.
L’azzurro ha parlato delle ultime stagioni ed è già focalizzato sui prossimi Mondiali: “Gli ultimi anni sono stati tribolati per gli infortuni, l’esperienza delle Olimpiadi è stata bellissima pur sapendo di non essere lì a gareggiare nelle migliori condizioni. Nel 2022 è stato impossibile uscirne dagli infortuni, ma ora ci siamo e ho trovato continuità, spero che regga fino a Parigi per dare il meglio possibile. Quello di Budapest sarà il mio terzo Mondiale dopo Mosca e Doha. Purtroppo ora il salto con l’asta è una delle discipline di maggior livello, bisogna arrivarci in ottime condizioni per essere competitivi in finale e provare a raggiungere il podio. Il primo posto è blindato da Duplantis, sulle misure del 5.80-5.90 siamo in tanti. Si è trovato il trend in cui si gareggia tanto e i risultati sono sempre alti“.
Un passaggio interessante sulle difficoltà di questa specialità e su come Claudio Stecchi ha iniziato a praticarla: “Il salto con l’asta si fonda sull’avere paura. Essendo consapevoli della pericolosità si va contro la paura e si fa un salto bello. La paura c’è, ma poi diventa una consuetudine lottarci contro, è così un po’ per tutti. Mio padre saltava con l’asta, ma della specialità sapevo poco perché lui mi ha tenuto alla larga. Alle superiori c’era un campo di atletica dove io praticavo un po’ tutte le discipline, poi chiesi a mio padre di fare salto con l’asta e mi indirizzò verso il mio primo allenatore. Il solo parlare con mio papà mi ha fatto venire voglia di provarlo, anche se lui non mi ha spinto. Quando l’ho provato non so se me ne innamorai la prima volta, ma provando e riprovando è nato l’amore verso questa disciplina“.
Il nostro portacolori ha parlato anche del fenomeno assoluto Armand Duplantis: “L’ho incontrato soltanto in una gara quest’anno perché non ha fatto gli Europei. Dopo il Golden Gala del 2020, dove ha fatto il record del mondo, sono uscito con lui e Filippo Tortu a bere una birra. È una persona spigliata, stai bene con lui: non è uno sportivo di quelli pesanti con cui fai fatica a parlare. Lui è consapevole di essere il recordman, ma è una persona con cui riesci a starci bene in gara e fuori gara”.
Claudio Stecchi ha svelato anche i prossimi appuntamenti: “Sto aspettando la conferma della gara a Bydgoszcz, una gara del World Continental Tour (livello gold), e sono confermato a Bergen, in Norvegia, per una gara di solo salto con l’asta: sono il 6 e il 10 giugno. Poi andremo a Olympia per una gara di solo salto con l’asta, hanno anche organizzato anche un tour dell’antica Olympia, sarà un’esperienza molto intima. Poi la Coppa Europa a fine giugno. Per luglio dobbiamo ancora programmare“. Di seguito il VIDEO dell’intervista integrale a Claudio Stecchi.
VIDEO INTERVISTA CLAUDIO STECCHI
Foto: FIDAL/Colombo