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Atletica, Coppa Europa 2023: i punti di forza e quelli deboli dell’Italia. Le discipline dove bisognerà evitare l’ultimo posto
L’Italia andrà a caccia della Coppa Europa, prestigioso trofeo mai vinto nella storia e che il Bel Paese sogna di alzare al cielo dopo un lungo inseguimento. La nostra Nazionale non è mai stata così competitiva e ha messo nel mirino il bersaglio grosso a Cracovia, dove il rinominato Europeo a squadre andrà in scena dal 23 al 25 giugno. Il format è molto chiaro: ciascuna delle 16 formazioni schiererà un atleta in ciascuna specialità, si assegneranno 16 punti ai vincitori, 15 ai secondi e così a scendere fino al punto assegnato all’ultimo classificato. Chi avrà guadagnato il maggior numero di punti al termine dei 37 eventi previsti potrà fare festa.
I punti di forza dell’Italia sono innumerevoli: Samuele Ceccarelli sui 100 metri, Filippo Tortu sui 200 metri, Alessandro Sibilio sui 400 ostacoli, Yeman Crippa sui 5000 metri, Pietro Arese sui 1500 metri, Mattia Furlani e Larissa Iapichino nel salto in lungo, il rientrante Gianmarco Tamberi nel salto in alto, Claudio Stecchi e Roberta Bruni nel salto con l’asta, Zaynab Dosso sui 100 metri, Dalia Kaddari sui 200 metri, Sinta Vissa sui 1500 metri, Nadia Battocletti sui 5000 metri, Sara Fantini nel lancio del martello, Daisy Osakue nel disco, le staffette veloci.
Non mancheranno però alcuni punti deboli, ovvero gare dove non partiamo tra i favoriti e dove bisognerà difendersi strenuamente per portare a casa il maggior numero possibile di punti. Pensiamo al disco con Alessio Mannucci, al martello con Giorgio Olivieri, al giavellotto con Michele Fina e Federica Botter, al peso con Monia Cantarella.
Foto: Lapresse