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Atletica, Europei a squadre: le pagelle dell’Italia. Ceccarelli show, Fantini e Battocletti top. Osakue va, c’è un bocciato

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L’Italia fa sognare nella prima giornata degli Europei a squadre di atletica leggera (la vecchia Coppa Europa). La nostra Nazionale si trova al comando della classifica con 141 punti, frutto soprattutto di quattro vittorie (Samuele Ceccarelli sui 100 metri, Sara Fantini nel lancio del martello, Tobia Bocchi nel salto triplo, Nadia Battocletti sui 5000 metri), di un secondo posto (Daisy Osakue nel lancio del disco), di un quarto posto (Osama Zoghlami sui 3000 siepi) e di una quinta piazza (Claudio Stecchi nel salto con l’asta). Di seguito le pagelle degli azzurri che hanno gareggiato nella prima giornata.

PAGELLE ITALIA EUROPEI A SQUADRE ATLETICA (PRIMA GIORNATA)

SAMUELE CECCARELLI: 10. Palpitante. Il velocista ha fatto venire i brividi nella gara regina che ha chiuso la prima giornata, regalando all’Italia il quarto successo del venerdì e una prestazione davvero di lusso. Il Campione d’Europa dei 60 metri indoor trionfa in 10.13, eguagliando il personale siglato lo scorso 2 giugno al Golden Gala: primi 80 metri di lusso per mettere in riga gli avversari, poi è commovente nel finale dove è visibilmente affaticato ma si prodiga per tagliare il traguardo davanti a tutti. Un’affermazione di lusso che permette all’Italia di chiudere al comando la prima giornata e che vale anche l’oro degli European Games

SARA FANTINI: 9. Mette subito in chiaro le cose con un perentorio 73.02, poi ritocca la misura con una bordata da 73.26 metri all’ultimo tentativo, eguagliando così il suo stagionale. L’emiliana giganteggia nel lancio del martello, trionfa in maniera nitida contro rivali quotate, conquista la medaglia d’oro dei Giochi Europei e porta a casa il primo successo per l’Italia: 16 punti che spalancano la strada e che faranno da apripista ad altre tre affermazioni da parte dei compagni di squadra.

NADIA BATTOCLETTI: 9. Era la grande favorita della vigilia e la trentina non delude le aspettative sui 5000 metri. Addomestica una gara eccessivamente tattica e condotta su ritmi blandi, poi piazza l’accelerazione risolutiva alla campanella e trionfa stupendamente senza troppi patemi d’animo. Una garanzia che si smentisce mai quando conta, per fare il tempo buono e scendere sotto i 15 minuti ci sarà modo nelle prossime settimane.

TOBIA BOCCHI: 9. Settimana scorsa era tornato con convinzione sopra i 17 metri e aveva fatto intuire di essere in ottima forma meritandosi la convocazione. Oggi vince con grande caparbietà, trovando la misura utile al terzo tentativo (16.84) e operando così il sorpasso su tutti gli avversari. Un successo probabilmente non così atteso visto che in startlist era presente il fenomeno Pedro Pichardo (poi non presentatosi in pedana), ma che è stato agguantato con pieno merito dall’azzurro: terzo sigillo di giornata, fondamentale per fare volare l’Italia in testa.

DAISY OSAKUE: 8,5. La miglior gara internazionale della carriera per la piemontese, che chiude in seconda posizione con un lancio decisamente rilevante: il suo disco atterra a 64.35 metri proprio all’ultimo assalto, ad appena 22 centimetri dal suo fresco record italiano. Soltanto la tedesca Kristin Pudenz fa meglio di lei, ma batte due rivali quotate come Melina Robert-Michon e Liliana Cà e regala 15 punti davvero di lusso.

CLAUDIO STECCHI: 8. Combattente integerrimo e dal cuore grande. Supera 5.80 metri, poi ci prova a 5.85 ma commette un errore e si deve fermare per il rivedibile regolamento di Coppa. A due centimetri dal suo personale, miglior misura stagionale nel primo appuntamento importante: l’astista toscano risponde presente, peccato che in una gara combattuta ed equilibrata il gioco degli errori non gli permetta di andare oltre la quinta posizione.

OSAMA ZOGHLAMI: 7,5. Coraggioso nel cercare di scremare il gruppo sui 3000 siepi, ma nell’ultimo giro gli manca lo spunto dei giorni migliori e così il bronzo europeo si deve accontentare della quarta piazza.

ZAYNAB DOSSO: 6. Sufficienza di incoraggiamento per la primatista italiana dei 60 metri indoor: era al rientro in gara dopo un doppio infortunio nella prima parte di stagione, ha cercato di dare il massimo ma purtroppo la condizione fisica non può ancora essere delle migliori. Chiude con un alto 11.45 e non può andare oltre il dodicesimo posto complessivo: in termini di piazzamento la preggiore prestazione italiana di giornata.

LORENZO BENATI: 7. Vince la seconda serie dei 400 metri e chiude all’ottavo posto, migliorando il personale e scendendo a 45.53. Decisamente solido.

ALICE MANGIONE: 7. Sesto posto convincente sui 400 metri: meglio di così non poteva fare. Buon 51.55 (stagionale) nella gara vinta dal fenomeno Femke Bol col record dei campionati (49.82).

CATALIN TECUCEANU: 4,5. Prestazione decisamente opaca per il veneto, purtroppo il flop di giornata (Dosso ha diverse attenuanti). Undicesimo posto al termine di una gara difficoltosa, iniziata male e conclusa senza la sua proverbiale rimonta.

MONIA CANTARELLA: 6. Ottiene sostanzialmente il massimo in una delle gare più temute della vigilia per il Bel Paese: il getto del peso femminile. L’azzurra stringe i denti per portare a casa il massimo bottino possibile e l’undicesima posizione è sostanzialmente in linea con le aspettative.

Foto: Grana/FIDAL

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