Editoriali
Atletica, il trionfo dell’Italia agli Europei a squadre è anche un po’ di Marcell Jacobs
Marcell Jacobs era il grande assente degli Europei a squadre di Cracovia, eppure non si può negare che lo storico trionfo dell’Italia, inseguito vanamente per mezzo secolo, sia anche un po’ suo. L’atletica tricolore ha svoltato da quel fatidico 1° agosto 2021.
Chi avrebbe mai anche solo potuto immaginare che un italiano avesse potuto vincere l’oro più prestigioso delle Olimpiadi, ovvero quello dei 100 metri? Un traguardo talmente smisurato da apparire inconcepibile. Eppure Jacobs è riuscito in ciò che sembrava impossibile e impensabile, dando concretezza all’utopia platoniana.
Quella notte il fuoriclasse di Desenzano del Garda ha fatto comprendere al mondo che un italiano può arrivare ovunque, senza porsi alcun limite. Al trionfo di Jacobs si sono aggiunti quello di Gianmarco Tamberi, Antonella Palmisano e Massimo Stano nella marcia, oltre all’indelebile tripudio della 4×100 con quella volata di Filippo Tortu in stile Pietro Mennea. Da allora lo spirito di emulazione è divenuto dilagante. Un’ondata di entusiasmo si è propagata in tutto il movimento, dal vertice sino alla base. Le imprese dei campioni hanno portato ad un incremento straordinario di praticanti, fattore che lascia presagire risultati ancora migliori negli anni a venire.
Da quella magica notte di Tokyo è veramente cambiato tutto. Gli atleti italiani che si accontentavano di prendere parte ai grandi eventi sono (per fortuna) diventati ormai una rarità. Quando si partecipa, lo si fa sempre con l’obiettivo di provare a raggiungere e migliorare i propri limiti. L’atteggiamento remissivo del passato ha lasciato il posto all’ambizione. Così l’Italia, in un triennio, è diventata una potenza dell’atletica ed oggi si è seduta con pieno merito sul trono del Vecchio Continente.
Foto: Lapresse