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Atletica, Issamade Asinga esagerato nel vento: straripante 9.83 a 18 anni, bis vertiginoso. I big osservano

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Issamade Asinga continua a strabiliare e ribadisce di essere un possibile outsider già ai prossimi Mondiali di Budapest. Il ragazzo del Suriname (questa è la nazionalità che ha scelto definitivamente, scartando le opzioni USA e Zambia) ha corso i 100 metri in uno spaventoso 9.83, anche se ha beneficiato di un vento favorevole oltre i limiti del consentito (+2,6 m/s). Alle sue spalle si sono piazzati Aaron Brown (9.91), Kyree King (9.97) e Miles Lewis (10.03).

Il 18enne ha timbrato il secondo tempo più veloce della storia per un under 20 (in qualsiasi condizione) e ha così offerto la quarta prestazione stagionale sotto i 9.90 (aveva già offerto un 9.83 a Clermont lo scorso 23 aprile, quando riuscì a battere addirittura Noah Lyles, Campione del Mondo dei 200 metri e fresco trionfatore a Parigi sulla mezza distanza).

Issamade Asinga ha confermato la quarta posizione nel ranking stagionale che considera anche le prestazioni ventose (il leader è il keaniano Ferdinand Omanyala con il 9.78 di Gaborone), mentre nella classifica “regolare” svetta Omanyala con il 9.84 di Nairobi davanti allo statunitense Fred Kerley (9.88 per il Campione del Mondo dei 100 metri a Yokohama). Curiosamente il suo personale in condizioni non ventose è soltanto di 10.10, siglato lo scorso 31 marzo a Gainesville.

Marcell Jacobs si è espresso in 10.21 a Parigi due giorni fa, in occasione del suo debutto stagionale dopo i problemi di sciatalgia che gli avevano impedito di gareggiare a Rabat e a Firenze. Il Campione Olimpico dei 100 metri sta inseguendo la forma fisica dei giorni migliori, con la speranza che possa essere della partita per qualcosa di importanti durante la rassegna iridata nella capitale ungherese, ormai distante soltanto un paio di mesi.

Foto: Lapresse

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