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Atletica, l’Italia svetta agli Europei a squadre. Le dichiarazioni degli azzurri: 4 vittorie da urlo
L’Italia fa sognare nella prima giornata degli Europei a squadre di atletica leggera (la vecchia Coppa Europa). La nostra Nazionale si trova al comando della classifica con 141 punti, frutto soprattutto di quattro vittorie (Samuele Ceccarelli sui 100 metri, Sara Fantini nel lancio del martello, Tobia Bocchi nel salto triplo, Nadia Battocletti sui 5000 metri), di un secondo posto (Daisy Osakue nel lancio del disco), di un quarto posto (Osama Zoghlami sui 3000 siepi) e di una quinta piazza (Claudio Stecchi nel salto con l’asta). Di seguito le dichiarazioni che alcuni azzurri hanno rilasciato attraverso i canali federali.
SAMUELE CECCARELLI: “Sono veramente tanto contento. credo di aver ripagato al meglio la fiducia che mi è stata data nell’assegnarmi una responsabilità grande come i 100 metri. Sono felice anche della prestazione individuale e consapevole dei margini di miglioramento, soprattutto nella seconda parte di gara, quando ancora mi irrigidisco e tendo a scompormi. Oggi mi è piaciuta veramente tanto la partenza, meglio ancora di quella del Golden Gala di Firenze. Ma credo sia soltanto uno step verso il top della condizione, da 10.13 si può scendere. Questa Italia è uno spettacolo: anche se lo stadio è dispersivo, ho sentito il calore di tutti i compagni (tanti gli “Alé, Cecca!” ascoltati nel silenzio dello start, ndr). E se la staffetta chiama, sono pronto”.
TOBIA BOCCHI: “L’ho gestita nel modo giusto, pensando prima a piazzare un risultato per la squadra, e poi pensando a me stesso. È una vittoria importante, che ci fa sperare, anche se è soltanto la prima giornata: la cosa che voglio fare di più è andare sugli spalti a fare il tifo per i miei compagni. Oggi ho avuto anche un pizzico di fortuna, per non dire altro: spesso la sorte ha giocato contro di me, quest’anno invece credo di essermi costruito un po’ più fortuna per me stesso. Ci sono più certezze a livello tecnico e consapevolezze. Peccato soltanto per gli ultimi tre turni: qualche centimetro in più credo ci potesse stare perché nei tre nulli si è visto qualcosina di buono“.
NADIA BATTOCLETTI: “Molto felice per come è andata, anche perché in un paio di precedenti gare non avevo dimostrato quanto posso valere sui 5000. Questa giornata mi dà tanta sicurezza: finire così, mettersi davanti con testa e cuore, pur senza un gran ritmo, è importante e fa piacere. Però me la immaginavo diversa. Credevo che lanciando un po’ il ritmo sarei riuscita ad avere qualche aiuto e qualche cambio. Così non è stato, ma quando ci sono imprevisti fa sempre piacere perché rendono meno monotono il 5000. Non ho sottovalutato mai le avversarie, tra loro c’erano anche diverse specialiste dei 1500. Poi all’ultimo giro ho sentito dentro di me qualcosa che diceva ‘basta, vai, non aspettare più’. E sono andata. Qui in Polonia sono arrivata un giorno più tardi perché mercoledì ho dato un esame all’Università. È andato bene: 28!”.
SARA FANTINI: “Per me era importantissimo fare il meglio che potevo per portare punti alla squadra, vestire la maglia azzurra è un onore ma anche una responsabilità. È proprio in queste occasioni che bisogna tirar fuori la parte responsabile di noi. E oggi ho cercato di fare il massimo nonostante alcune problematiche tecniche degli ultimi mesi. Sono convinta che non sarà l’ultima vittoria azzurra e che faremo qualcosa di straordinario, questa è una squadra fantastica”.
DAISY OSAKUE: “Mi viene ancora difficile dire… record italiano. Incredibile averlo sfiorato ancora dopo pochi giorni. In pedana siamo tutte amiche, mi sono divertita, è stata una gara bellissima: al penultimo lancio la francese Robert-Michon mi ha ringraziato per averla spronata e io le ho detto… aspetta e vedrai! Quanto mi gasa la Coppa Europa? Troppo! È come se fosse un campionato di società, voglio sempre portare tanti punti alla mia squadra. Ora vado in tribuna a tifare i compagni: ruolo di capo ultras!”.
Foto: Grana/FIDAL