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Atletica, Pietro Arese: “A sei centesimi dal minimo olimpico, voglio il record italiano”

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Pietro Arese

Pietro Arese si è avvicinato sensibilmente al record italiano dei 1500 metri. Dopo il 3:34.37 timbrato settimana scorsa a Montreuil (Francia), il 23enne si è migliorato ulteriormente a Bydgoszcz (Polonia) dove è andata in scena una tappa del World Continental Tour (livello gold, il secondo circuito internazionale itinerante per importanza). Il piemontese ha vinto, scendendo a un eccellente 3:33.56 e si è fermato a otto decimi dal primato nazionale, che Gennaro Di Napoli detiene dal 9 settembre 1990 (3:32.78 a Rieti).

Si tratta anche delminimo per i Mondiali, che andranno in scena tra poco più di due mesi a Budapest. Il nostro portacolori, quarto agli ultimi Europei all’aperto e quinto nella recente rassegna continentale in sala, è rimasto nella pancia del gruppo per i primi due giri, poi il passaggio in 2:56.16 al suono della campanella prima di alzare il ritmo quando mancavano 250 metri al traguardo.

Pietro Arese ha analizzato la propria prestazione attraverso i canali federali: “Mentalità, questa è la caratteristica che mi riconosco oggi. Io guardo già avanti e sono a soli 6 centesimi dal minimo olimpico per Parigi che si potrà ottenere da luglio. Con coach Silvano Danzi ci siamo detti che, tra mille virgolette, ‘a fare i tempi sono bravi tutti’, ma farli vincendo una tappa Gold che è mezzo gradino sotto la Diamond League è veramente importante. Non è il risultato ma la sensazione. E la giornata di oggi mi gasa tanto. Anche perché ora non bisognerà rincorrere il ranking per andare ai Mondiali e la preparazione sarà più semplice“.

L’azzurro ha poi proseguito: “Era un tempo atteso? Nì. Ma quando ho visto il passaggio ai 1100 ho pensato che avrei fatto il personale: mi sono incollato a Bibic e l’ho passato. Sentivo di poter vincere. Poi nel rettilineo finale ho messo un’altra marcia e sono rimasto davanti. Se mi chiedete del record italiano, rispondo senza nascondermi: l’obiettivo cronometrico è quello, ormai mancano soltanto otto decimi. Ora mi attende una gara di 800 metri, sabato 17 giugno a Dessau, in Germania, la mia prima all’estero su questa specialità: può essere utile per velocizzare i ritmi nella prospettiva di una gara tattica agli Europei a squadre, qualora fossi convocato. E ci starebbe qualche bella Diamond League, mi sento pronto”.

Foto: Grana/FIDAL

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