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Boxe, Giochi Europei 2023: i convocati dell’Italia ai raggi X. Mouhiidine, Irma Testa e oltre per le speranze ad alto livello

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Andiamo a scoprire gli azzurri, segnatamente 13, che vedremo ai Giochi Europei in Polonia dal 22 giugno al 2 luglio. Ce n’è per tutti i gusti, in buona sostanza. E ce n’è anche per quanto riguarda parecchie speranze di poter inserire pugili già fin d’ora a Parigi 2024.

UOMINI

Federico Emilio Serra 51 kg – Buona annata fino ad ora per il pugile delle Fiamme Oro, che ha raccolto una semifinale al Torneo Strandja e una vittoria al Feliks Stamm in Polonia. 29 anni, il sardo cerca una soddisfazione immensa dopo che, l’anno scorso, aveva trionfato ai Giochi del Mediterraneo.

Michele Baldassi 57 kg – La prospettiva futura per lui c’è, e ai Mondiali è comunque riuscito a vincere un confronto prima di cedere ai sedicesimi. L’Italia può puntare anche su di lui per, magari, qualche colpo a sorpresa.

Gianluigi Malanga 63,5 kg – La notizia migliore lui l’ha portata piuttosto di recente, con la vittoria al Feliks Stamm. Prospettive future? Potenzialmente davvero buone, anche considerando che non è la prima volta che si è messo in luce.

Salvatore Cavallaro 71 kg – Dei due (in tutti i sensi) omonimi è lui il più forte, quello sul quale si può senz’altro puntare al fine di trovare, in un modo o nell’altro, un pass o comunque una grande vicinanza a questo obiettivo.

Salvatore Cavallaro 80 kg – La sua è una strada più tortuosa, ma che merita indubbiamente rispetto al di là del fatto che, quest’anno, lo si sia visto davvero poco. Un po’ un oggetto del mistero allo stato attuale.

Aziz Abbes Mouhiidine 92 kg – C’è ben poco da dire, in campo maschile è lui il grandissimo protagonista atteso in chiave azzurra. C’è dietro un argento mondiale che sa tanto di rabbia per i reali suoi meriti, ma è fuor di dubbio che sia ampiamente favorito per uno dei due pass per Parigi 2024, alias Court Suzanne Lenglen.

Diego Lenzi +92 kg – Ai sedicesimi agli ultimi Mondiali, il detentore del titolo di Campione d’Italia non è tra i principali candidati per un posto sul podio. L’esperienza, però, potrà dargli una bella spinta nel futuro.

DONNE

Giordana Sorrentino 50 kg – La sua è una caccia alla seconda presenza, dopo quella nipponica. Già ai quarti ai Mondiali, non vuole perdere tempo e vuole anzi mostrare che i margini di crescita già visti in chiave iridata sono reali, concreti e presenti.

Sirine Charaabi 54 kg – Sta diventando, il suo, un nome su cui puntare. Si parla ancora di comparto mondiale, se non altro perché è quello che l’ha imposta alla grande attenzione. Quotazioni alte, si attende in sostanza una conferma.

Irma Testa 57 kg – Da Tokyo a Parigi, potrebbe essere questo il suo mondo. Quello che, poi, ha già conquistato in India pochi mesi fa, rimarcando una volta di più il suo livello. Nella sua categoria di pass ce ne sono quattro: lei ha enormi possibilità di arrivare alla terza presenza olimpica.

Alessia Mesiano 60 kg – L’ex campionessa mondiale in questa categoria ha dominato insieme a Rebecca Nicoli al Feliks Stamm, e questo potrebbe realmente essere un buon punto di partenza in vista di un ritorno a grandi altezze. Che meriterebbe.

Assunta Canfora 66 kg – Le ultime notizie dal suo fronte non sono state confortanti, con la sconfitta al primo turno al Les Ceintures poche settimane fa. C’è però aria di voler ripagare qualcosa (e qualcuno) per quello sciagurato primo turno iridato, finito senza arte né parte e non per colpa sua.

Melissa Gemini 75 kg – Campionessa italiana nel 2022, è prospetto futuribile. Se anche non dovesse arrivare ora Parigi, ha comunque grandi chance di poter incidere nel futuro. Ammesso che il pugilato voglia un futuro a cinque cerchi, volendola pensare su quel termine.

Foto: FPI

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