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Calcio, l’Under 21 sbarca a Cluj. Elia Caprile: “Siamo un grande gruppo e non vedo rivali che ci siano superiori”

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La Nazionale Under 21 ha dato il via ufficialmente alla sua avventura agli Europei Under 21 2023. Gli Azzurrini (ai quali si è aggiungono anche Wilfried Gnonto) che saranno di scena in uno dei raggruppamenti che si giocherà in Romania, oggi sono atterrati a Cluj-Napoca, dove nei prossimi giorni sfideranno Francia, Svizzera e Norvegia.

Saranno proprio i transalpini i primi rivali della nostra compagine, un primo scoglio non semplice da superare per i ragazzi del CT Paolo Nicolato. La conferma arriva anche dalle parole del portiere Elia Caprile, interpellato dal sito ufficiale della FIGC. “Iniziare bene è sempre importante. Abbiamo il massimo rispetto nei confronti di ogni squadra, ma siamo consapevoli di potercela giocare con tutti. Siamo un grande gruppo, stiamo bene insieme e siamo forti. Non vedo sulla carta tante nazionali superiori a noi, siamo l’Italia e puntiamo a vincere l’Europeo”.

Secondo il portiere del Bari, l’esperienza maturata in questa stagione da diversi elementi della rosa (tra massima serie e quella cadetta) potrebbe fare la differenza a livello di Under 21: “Nella rosa solo in tre abbiamo giocato in Serie B. Tutti gli altri hanno giocato in pianta stabile in Serie A, alcuni hanno fatto anche le coppe europee, andando peraltro molto avanti. Fisicamente stiamo bene anche perché a fine giugno è difficile trovare un giocatore fuori forma. Ora fa tutto la testa, è fondamentale avere la giusta concentrazione”.

Una esperienza nella Serie B che, nel caso di Caprile si è conclusa nella maniera peggiore. Il gol di Pavoletti in Bari-Cagliari, a due minuti dal termine del recupero, ha negato ai pugliesi il ritorno in Serie A. “La vita va avanti, cerco di non pensarci più anche perché altrimenti mi sale la tristezza. Per fortuna ho l’occasione di stare qui, adesso la testa è solo all’Europeo. Il mercato? Vivo tutto molto serenamente, il telefono non ha mai squillato e non mi interessa chiamare il mio procuratore. Quello che posso dire è che a Bari sto benissimo, vedremo che succederà”.

Da titolare indiscusso nel club pugliese, è pronto a calarsi in una nuova veste per aiutare la squadra“E’ una situazione un po’ nuova, il compito mio e di Turati è quello di aiutare Marco Carnesecchi e i compagni a fare bene. Dovremo essere dei collanti per il gruppo. Ho accettato questo ruolo con enorme felicità, non capita tutti i giorni di fare un Europeo. Il rapporto tra di noi? Stiamo bene insieme. Stefano è il più estroverso, io sono un po’ più introverso e Marco è un mix tra noi due. Siamo gli unici qui a conoscere le difficoltà del nostro ruolo e ci supportiamo a vicenda. Cosa invidio a loro? A Carne la parata a croce, la fa alla grande, mentre a Stefano l’uscita a terra in attacco palla. Io invece sono molto bravo nell’uno contro uno”.

Foto: LaPresse

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