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Calcio, verso Italia-Spagna. Acerbi: “C’è rispetto, non paura. Vogliamo vincere la Nations League”

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Si avvicina il debutto dell’Italia nelle Finals della Nations League. Giovedì 15 giugno, infatti, la Nazionale allenata da Roberto Mancini affronterà la Spagna in semifinale.

Gli Azzurri stanno ultimando la preparazione al Centro Tecnico di Coverciano dove questa mattina, lunedì 12 giugno, sono arrivati anche i giocatori dell’Inter, reduci dalla finale di Champions League contro il Manchester City.

Tra loro anche Francesco Acerbi che ha parlato in conferenza stampa, partendo propio dal ko coi nerazzurri nella finale europea: «Quando perdi non è un fallimento, ma un insegnamento. Si vince e si perde, sperando ci siano sempre più vittorie che sconfitte».

«Bisogna essere orgogliosi di quanto fatto – ha aggiunto -, anche se c’è un po’ di amarezza. La mia sensazione dal campo è che ci sia mancata la consapevolezza di poter fare davvero male al City. Si parlava troppo di quanto era forte e questo un po’ inconsciamente l’abbiamo pagato».

Su se stesso, invece, ha raccontato: «Dopo la malattia sono andato in crescendo, ho sempre disputato buone stagioni. Cerco di tenermi al massimo, ci sono la fame, la voglia, la volontà. Poi certo c’è anche il gruppo e un po’ di fortuna visto che non ho subito infortuni».

Ora, però, è già tempo di una nuova competizione: «La testa ora è qui, alla sfida di giovedì, una partita che si prepara da sola. C’è rispetto per la Spagna, ma non paura: conosciamo i loro punti di forza e i punti deboli. È una gara importante, vogliamo vincere e andare in finale».

La Nations League potrebbe rappresentare un punto di ripartenza secondo il difensore: «Eravamo campioni d’Europa e non qualificarci al Mondiale è stata probabilmente colpa nostra. Ora c’è la Nations, che vogliamo vincere. Metteremo qualcosa in più per far sì che accada».

Infine, Acerbi lascia un pensiero sulla scomparsa di Silvio Berlusconi: «Berlusconi è stato un uomo brillante, un grande imprenditore. La sua morte mi ha colpito».

Foto: LaPresse

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