Calcio

Caos Brescia, il comunicato del club sulla guerriglia di ieri

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Nella serata di ieri, giovedì 1 giugno, il Brescia di Daniele Gastaldello è tornato in Serie C. La squadra lombarda è scivolata nell’abisso della terza serie professionistica italiana dopo 38 anni di assenza. Una serata amarissima per tutti i supporters delle “Rondinelle” che, però, non giustifica quanto accaduto poco prima del triplice fischio finale del direttore di gara. La squadra avversaria, ovvero il Cosenza, è riuscita a pareggiare i conti poco prima della fine.

Al 95esimo, infatti, gli uomini di William Viali hanno riacciuffato il pareggio e la Serie B. 1-1 siglato dopo un colpo di testa di Andrea Meroni e partita in discesa. Ma poco prima che terminasse il recupero, alcuni tifosi bresciani direttamente dagli spalti, hanno tirato in campo una pioggia di fumogeni e invaso il campo, costringendo l’arbitro a interrompere il match poi mai più ripreso. Anche quanto successo post partita è stato uno spettacolo tutt’altro che gradevole. Il Brescia, attraverso un comunicato, ha preso le distanze rispetto agli episodi che si sono verificati.

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IL COMUNICATO DEL BRESCIA

“A seguito di quanto accaduto nei minuti finali e nelle ore successive al termine della gara tra Brescia e Cosenza, Brescia Calcio si dissocia e condanna ogni episodio di violenza ed ogni forma di guerriglia incivile avvenuta nella serata di ieri, esprimendo la propria vicinanza e solidarietà a tutti coloro che hanno tifato e presenziato civilmente alla gara nonché alle forze dell’ordine per il lavoro svolto.

I fatti accaduti non hanno nulla a che fare con lo sport, il calcio e il vero tifoso. Si tratta di fatti che hanno danneggiato l’immagine di Brescia città, nell’anno in cui è capitale della cultura, di Brescia società con 112 anni di storia, fatti che non rispecchiano in alcun modo i valori morali, etici e comportamentali che Brescia Città e Brescia Calcio hanno sempre trasmesso”.

Foto: LaPresse

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