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Ciclismo, Alberto Bettiol ricorda Gino Mader: “Noi ciclisti appesi a un filo sottilissimo”

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Gino Mader

E’ una giornata grigia per il mondo dello sport. La scomparsa di Gino Mader, 26enne ciclista svizzero, a seguito della caduta durante il Giro di Svizzera, ha sconvolto tutti. Anche Alberto Bettiol ha dedicato un pensiero al povero elvetico, morto questa mattina. Molto profondo è stato il post pubblicato dal toscano della EF – Education EasyPost.

La morte di Gino ci ricorda che noi ciclisti non siamo immortali anche se spesso ci sentiamo così. Prendiamo rischi a cui siamo abituati, ci alleniamo in strade aperte al traffico, affrontiamo discese a 100 km/h protetti da pochi strati di lycra, spesso con un meteo avverso”.

“Siamo costantemente sotto pressione, ma entriamo in questo mood e lo accettiamo, trasformandolo in normalità. La morte di Gino ci ricorda le priorità della vita, e che siamo appesi ad un filo sottilissimo. Buon viaggio Gino, proteggici da lassù“.

Il contenuto pubblicato da Bettiol è stato uno dei tanti rilasciati nella giornata di oggi a seguito della tragica notizia. Tutto il gruppo si era espresso con messaggi di cordoglio: “Senza parole”, “Lacrime, dolore”, “Portaci le tue risate da lassù”. Gino Mader continuerà a vivere in mezzo al gruppo con la sua anima, che non verrà mai spezzata da avversità.

Foto: Lapresse

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