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Ciclismo, Simone Velasco campione d’Italia! Battuti Rota e Sbaragli

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Si confermano davvero imprevedibili i Campionati Italiani di ciclismo nella prova in linea dedicata agli uomini élite. In quel di Comano Terme tutti si aspettavano gli scalatori puri, a partire da Giulio Ciccone, invece è venuta fuori una corsa ricca di colpi di scena, vinta da Simone Velasco. Il 27enne dell’Astana Qazqstan vestirà il Tricolore per il prossimo anno, abile ad imporsi in una volata ristretta.

Nove uomini sono andati all’attacco nella prima fase di gara: Mirco Maestri e Andrea Pietrobon (EOLO-Kometa), Manuele Tarozzi, Luca Colnaghi e Filippo Magli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Emanuele Ansaloni (Team Technipes #inEmiliaRomagna), Samuele Zambelli e Matteo Amella (Team Corratec – Selle Italia), Manuele Tarozzi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Andrea Colnaghi (ONEC Team).

A dettare il ritmo la Trek-Segafredo nel plotone, con il gruppo che a mano a mano è andato a guadagnare sui fuggitivi. A circa 80 chilometri dall’arrivo è rimasto in fuga solamente Battistella. Sull’uomo dell’Astana successivamente si sono riportati Filippo Magli, Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani-CSF) e Lorenzo Rota (Intermarché), andando a formare un quartetto.

Successivamente un terzetto si è formato all’inseguimento: all’attacco Matteo Sobrero (Jayco AlUla), Matteo Trentin (UAE Emirates) e Filippo Baroncini (Trek-Segafredo). Mentre il plotone dei migliori ha iniziato a rallentare, con nessuna squadra a prendere l’iniziativa. Il tutto però si è rimescolato in vista dell’ultima ascesa verso Cavrasto: davanti in solitaria è andato via Rota, da dietro Davide Formolo (UAE Emirates) e Simone Velasco (Astana Qazaqstan) sono andati a raggiungere a mano a mano tutti gli altri contrattaccanti, andando a ricompattare la situazione.

Ancora colpo di scena sul finale: foratura per Baroncini che deve salutare le possibilità di vittoria. Formolo a tutta per tirare la volata in chiave Trentin, ma ad imporsi è Velasco davanti ad un Rota nuovamente secondo ad un anno di distanza, mentre terzo è Sbaragli, quarto Magli.

Photo LiveMedia/Silvia Colombo

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