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Ciclismo, Juan Ayuso: “Quest’anno voglio vincere la Vuelta, poi nel 2024 penserò al Tour”

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Juan Ayuso sta ingranando sempre più per diventare uno dei protagonisti di questa stagione. Dopo un inizio di 2023 senza competere a causa di alcuni problemi fisici, lo spagnolo è tornato in gara ad aprile al Giro di Romandia e si è subito messo in mostra con la vittoria della quarta tappa (cronometro) e un secondo posto nella terza frazione. Poi, il classe 2002 ha partecipato settimana scorsa al Giro di Svizzera, e anche lì si è ben comportato conquistando due frazioni e chiudendo al secondo posto nella classifica generale. Ora, per lo spagnolo della UAE Team Emirates è vietato porsi limiti, già a partire dai campionati nazionali di questo weekend.

“Fare la doppietta cronometro-gara in linea sarebbe fantastico. Ma devo pensare giorno per giorno – ha dichiarato Ayuso in un’intervista concessa a Marca. Se venerdì (oggi, ndr) non vincerò a cronometro, non sarà più possibile. Ora sono concentrato su quella. La prova in linea sarà più difficile, perché dalle altre squadre arriveranno tanti corridori, mentre per la UAE ci sono solo io”.

L’iberico ha poi aggiunto: “Avendo visto le sensazioni in Svizzera, adesso vogliamo correre di più. Prima di stare male avevamo pianificato di correre la Clasica San Sebastian e Gexto, ma adesso forse aggiungeremo altre corse. Voglio arrivare alla Vuelta in ottima condizione perché la sfida è migliorare quanto fatto l’anno scorso […] Quest’anno voglio vincere la Vuelta e l’anno prossimo andare al Tour“.

Il nativo di Barcellona ha le idee abbastanza chiare sul suo futuro: “I Mondiali, le Monumento, i tre Grandi Giri… Ci saranno molto sfide, ma devi iniziare da una. Quest’anno mi concentrerò sulla Vuelta e poi andremo passo passo […] Mondiali e Olimpiadi sono un sogno, tuttavia devo aspettare che i percorsi siano duri. Se sarà così mi preparerò al meglio per rappresentare il mio Paese. Il mio obiettivo non è essere lo spagnolo migliore, ma il più forte al mondo”.

Lo spagnolo sa di poter crescere ancora: “Devo ancora migliorare in quasi tutto. A cronometro non mi sento migliorato rispetto all’anno scorso a causa dell’infortunio. Anche per quanto riguarda la lettura della corsa ho ancora molto da migliorare […] Credo che l’esperienza mi darà molto. Voglio continuare ad imparare per conoscermi meglio“.

Non è infine mancato un commento su Gino Mäder, corridore tragicamente morto settimana scorsa al Giro di Svizzera: “Al podio delle premiazioni al termine della quinta tappa abbiamo saputo che aveva avuto una brutta caduta. Abbiamo iniziato a preoccuparci quando non c’erano notizie. Il giorno successivo stavamo per andare al foglio firma quando è arrivata la notizia. La prima cosa che ho fatto è stata dire al mio direttore sportivo che non avrei corso così. È stata dura; lo conoscevo. Il giorno dopo in gruppo ho visto un rispetto che non avevo mai sperimentato“.

Foto: LaPresse

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