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È morto Silvio Berlusconi. L’indimenticabile presidente che ha fatto la storia del Milan

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Lutto e cordoglio in Italia per la morte di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere della Repubblica Italiana è venuto a mancare pochi minuti fa, all’età di 86 anni, a causa delle complicazioni polmonari dovute alla leucemia mielomonocitica cronica che gli è stata diagnosticata nello scorso aprile. 

Ricoverato all’ospedale San Raffaele dallo scorso venerdì, il leader di Forza Italia si è spento serenamente alla presenza della sua famiglia, accorsa per poterlo assistere negli ultimi minuti di vita. Le sue condizioni erano peggiorate nella mattinata odierna, tanto da smuovere tutte le persone a lui vicine.

Berlusconi è stato uno dei protagonisti della vita politica negli ultimi trent’anni: per tre volte Presidente del Consiglio tra il 1994 ed il 2011 e fondatore di Forza Italia, è ancora oggi il politico rimasto in carica più a lungo in questo ruolo nell’Italia repubblicana. 

Nell’ambito sportivo, è impossibile non ricordare la sua esperienza da presidente e proprietario del Milan. Acquistò i rossoneri il 20 febbraio 1986, salvandoli dal fallimento, e in 31 anni riuscì a rendere la sua squadra come una delle più forti d’Europa: 8 scudetti, una Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe Uefa e una Coppa del mondo per club. 29 trofei in 31 anni di carica, un qualcosa di inimmaginabile. 

Dopo la sua uscita dal Milan, il richiamo del calcio era ancora troppo forte, e nel 2018 decise di investire nel Monza. E sotto la sua egemonia, i brianzoli hanno toccato le vette più alte della loro storia: prima promozione in A della loro storia e un anno grandioso di debutto in massima serie, chiuso all’undicesimo posto con 52 punti sotto la guida di Raffaele Palladino.

Foto: LaPresse

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