Calcio

Esistono ancora le comproprietà in Italia? La novità del “diritto di recompra” e come cambia il calciomercato

Pubblicato

il

Sono ormai diversi anni che le comproprietà non esistono più nel calcio italiano. Questo metodo di gestione da parte di due squadre di un giocatore era presente solamente nei nostri confini, dato che all’estero non era consentito nel panorama del calcio europeo. Da qualche tempo le squadre di casa nostra, quindi, non possono detenere al 50% lo stesso giocatore. Il più celebre di questi casi? Senza dubbio Paolo Rossi, diviso tra Juventus e Vicenza. Negli ultimi anni, per esempio, i bianconeri hanno visto la stessa opzione con Alvaro Morata. Lo spagnolo ha giocato due anni con la formazione di Torino, salvo poi tornare alla casa base del Real Madrid che lo riacquistò a 35 milioni, dopo averlo ceduto a 18 ai bianconeri.

Al giorno d’oggi, però, esiste la “recompra”. Un termine mutuato dal calcio spagnolo che, sostanzialmente, permette ad una squadra di cedere un proprio giocatore ad un’altra squadra ad un prezzo, ma mantenendosi poi la possibilità di ricomprarlo, ad una cifra prestabilita. Una eventualità che può essere sfruttata, a seconda dei casi, un anno dopo, due anni dopo, oppure fino a quando non va a scadere il contratto con l’altro club.

Negli ultimi periodi, però, la Lega Calcio aveva espresso la volontà di modificare, e non di cancellare, questa norma. L’idea era di ampliare il tutto ad un’altra situazione, ovvero i prestiti con obbligo di riscatto. Fino ad oggi infatti la clausola era utilizzabile solo nel caso di una operazione da subito a titolo definitivo.

La possibilità di utilizzare la “recompra” in operazioni in prestito con diritto oppure obbligo di riscatto cambia quindi anche le tempistiche di registrazione a bilancio della eventuale plusvalenza. Vedremo, quindi, come sarà normata questa situazione, mantenendo alcune certezze. Le comproprietà non esistono più e, soprattutto, la “recompra” può ancora essere decisa da una società in caso di cessione di un proprio giocatore.

Foto: LaPresse

Exit mobile version