Formula 1
F1, Ferrari rivoluzionata a Barcellona: tante novità alle pance e al fondo
Si chiude un venerdì di estrema importanza, senza mezzi termini, per la Ferrari. La scuderia di Maranello, infatti, ha portato sul tracciato del Montmelò un pacchetto di aggiornamenti quanto mai corposo, scegliendo il Gran Premio di Spagna, settimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023, come punto nodale del proprio campionato. Dopo un inizio di annata decisamente negativo, il team emiliano ha provato l'”all in” in terra catalana, sia per un lay-out molto indicativo, sia perchè il tempo stringe.
Se, infatti, queste novità tecniche (davvero notevoli) porteranno benefici alla SF-23 potremmo vivere una seconda parte di campionato di ben altro tenore, con Charles Leclerc e Carlos Sainz nuovamente con una vettura competitiva. In caso di “buco nell’acqua”, invece, sarà inevitabile, e doloroso, pensare già alla monoposto del 2024. Una eventualità che all’interno del team del Cavallino Rampante assomiglierebbe molto da vicino ad una “disfatta”.
Ma, nello specifico, cos’ha portato la Ferrari sulla pista del Montmelò? Le novità, come detto, sono numerose. In primo luogo, quelle più evidenti e importanti: le pance. Rispetto al progetto iniziale, i tecnici di Maranello hanno cambiato completamente direzione, seguendo la linea tracciata da Red Bull e Aston Martin. Non più un concetto “in wash”, ovvero con i flussi deviati all’interno verso il fondo nella zona interna, ma un concetto “down-wash” con l’aria che va verso il basso dalla parte esterna assieme a quella che procede comunque dentro i tubi.
F1, Verstappen domina anche in FP2 con la Red Bull al Montmelò. Ferrari non brilla sul giro secco
La SF-23 che oggi è stata guidata da Carlos Sainz ha visto anche nuove prese d’aria sul cofano. Ora risultano asimmetriche con 3 sulla destra e 7 sulla sinistra, quindi rinnovati anche gli specchietti, con la “cover” riveduta e corretta, quindi non possono mancare anche nuovi dettagli sul fondo. In poche parole un cambio radicale della monoposto tinta di rosso.
Per quanto avvenuto in pista nelle due ore di lavoro odierno si è visto qualcosa di interessante, ma dovrà essere confermato domani in qualifica e, soprattutto, domenica in gara. Già, la lunga distanza, il tallone d’Achille della Ferrari. Oggi nelle simulazioni di long run il ritmo di Charles Leclerc e Carlos Sainz appariva interessante, ma il punto di domanda sulla prestazione con il pieno di benzina e degrado gomme, rimarrà all’ordine del giorno fino alla bandiera a scacchi di domenica.
Foto: LPS Xavi Bonilla