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F1, George Russell tradito dai freni e non dall’incidente: il vero motivo del ritiro a Montreal

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George Russell

George Russell non ha concluso il Gran Premio del Canada, ma questa di per sé non è la notizia. Il pilota della Mercedes, infatti, ha rovinato il suo ottavo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023, andando a sbattere con la sua W14 in uscita della chicane 8-9 del tracciato di Montreal ma, a quanto trapela del team di Brackley, non è stato questo “botto” a costringere l’inglese al ritiro.

Andiamo con ordine. Nel corso del 13° giro della gara di ieri, George Russell (che stava iniziando a mettere pressione a Fernando Alonso e Lewis Hamilton che lo precedevano) ha affrontato nella maniera sbagliata la suddetta chicane della pista canadese, ha colpito il cordolo e, sostanzialmente, ha perso il controllo della sua vettura, andando a sbattere due volte contro i muretti di protezione. Danni eventi, incominciando da una gomma posteriore destra completamente ko.

Si pensava addirittura che la gara dell’inglese fosse finita in quel momento. Invece, rientrando lentamente ai box, ha poi potuto ripartire nella sua corsa. Ma, come detto, non ha visto la bandiera a scacchi, fermandosi dopo 53 tornate. Per quale motivo? Come riporta Motorsport.com, ciò che ha realmente rovinato la gara del numero 63 è stata la configurazione dei freni scelta dal team. La Mercedes, infatti, riteneva che il pilota nativo di King’s Lynn, partendo dalla seconda fila, fosse pronto per un Gran Premio nelle prime posizioni. Dopo il “botto”, invece, è stato costretto a riprendere la propria gara nella coda del gruppo, tra sorpassi e battaglie assortite. Questo cambiamento, dunque, ha messo in crisi il suo impianto frenante (in uno dei circuiti più severi da questo punto di vista) costringendolo poi al ritiro.

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La conferma arriva direttamente dalle parole dello stesso portacolori delle Frecce Nere: “Dopo la sosta ai box la macchina non era al 100%, ma era buona a sufficienza per continuare a guidare. Credo che la convergenza delle ruote posteriori fosse non proprio a posto. Avremmo comunque potuto terminare in ottava posizione, ma c’era tanto traffico e non ci aspettavamo di essere in quella posizione a inizio gara. Per questo motivo, probabilmente, abbiamo sbagliato la configurazione dei freni. Devo verificare con il team, ma sono abbastanza sicuro che il problema ai freni sia stato creato per il traffico in cui mi sono trovato e non a causa dell’incidente. Non era previsto mi trovassi in quella situazione e i freni non erano preparati per quello. Il team mi ha detto di stare attento ai freni, ma è stato tutto abbastanza improvviso quando poi è stato troppo tardi. Credo che il problema dei freni sia che, una volta superata una certa soglia di ossidazione, non si può più recuperare. Non importa quanto uno riesca a curarli. Non si riesce più a recuperarli”.

Nel complesso, tuttavia, il vincitore del Gran Premio di San Paolo 2022, guarda il bicchiere mezzo pieno dopo la trasferta di Montreal: “Sicuramente il nostro ritmo era promettente. Dopo Barcellona siamo andati abbastanza bene anche qui e si tratta di due piste molto diverse tra loro. Questo è di buon auspicio per il futuro. Ma, naturalmente, come squadra cerchiamo qualcosa di più del semplice secondo posto. Dobbiamo colmare il divario dalla Red Bull. Ma questo dimostra che siamo sulla strada giusta”.

Foto: LiveMedia/Xavi Bonilla/DPPI

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