Formula 1
F1, Giorgio Piola: “Ferrari un disastro, hanno paura di sbagliare. In Mercedes sono tornati a rischiare”
Il Gran Premio di Spagna di F1 è stato un appuntamento dai due volti: da una parte, quelli sorridenti e soddisfatti di una Mercedes ritrovata a Barcellona, dall’altra quelli tesi e delusi della Ferrari. Il motivo? Le soluzioni adottate dalla Casa della Stella sulla W14b già portate a Monaco hanno iniziato a dare i loro frutti, a differenza della Scuderia italiana che ancora non riesce a sconfiggere il “mostro” dei problemi.
Di questo e molto altro, ne abbiamo parlato con l’esperto di tecnica e giornalista Giorgio Piola, ospite nella puntata di Sport2Day – speciale Formula 1 dello scorso mercoledì. Quali sono state le modifiche adottate dalla Mercedes sulla w14? Ecco la sua risposta: “Hanno fatto tutto quello che era possibile fare con i limiti della vettura, perché la posizione del pilota, che è avanzata rispetto agli altri telai, e la posizione delle strutture deformabili non potevano fare una versione simile a quella Red Bull. Hanno fatto il possibile, conservando il modello originale, cambiando la sospensione anteriore: questo ha influito molto. Penso che Mercedes, nonostante le critiche, abbia fatto bene a far debuttare questa W14b a Montecarlo. Hanno fatto apprendistato, cercando di capirla, e a Barcellona l’anno settata bene. Ciò che è importante è soprattutto il terzo posto di George Russell: l’inglese era in rimonta dalla 12esima posizione, in qualifica aveva avuto una vettura difficile per via del bottoming e poco prevedibile, in gara è stata la sorpresa tecnica del Gran Premio, anche se non dobbiamo dimenticare il grande divario con Red Bull”.
Già, Red Bull. Quasi dimenticata per via del suo continuo dominio che sembra sempre più semplice quanto scontato. Max Verstappen in Spagna, terra della sua prima vittoria iridata nel 2016 agguantata anche grazie all’uscita di scena delle due frecce d’argento, raccoglie tutto ciò che possibile raccogliere: “Verstappen è un grande talento – continua – ha la stessa cattiveria di altri talenti che lo hanno preceduto. E’ un pilota eccezionale, forte. La macchina è stata fatta sul suo stile di guida, l’insieme è un binomio fantastico, se tutto va come sta andando penso che possa ripetersi il dominio McLaren dell’ ’88, quando vinse tutte le gare in campionato tranne la sorpresa di Monza con la Ferrari: vittoria ottenuta in circostanze incredibili“.
E Ferrari? La Rossa è il volto triste della domenica spagnola. “La doccia fredda – commenta Giorgio Piola – è stata pesante perché al sabato c’era stata l’illusione che questa SF-23 Evo fosse riuscita. Sainz aveva chiuso secondo in qualifica, e anche al via per un attimo ci ha illuso perché ha attuato una bella partenza. La gara è stata deludente, la vettura si è rivelata un disastro: Ferrari non riesce a risolvere il problema con le gomme, ha un degrado pazzesco. Non ha centrato per niente l’obiettivo: Leclerc ha chiuso fuori dalla zona dai punti nonostante tutte le modifiche apportate dopo i problemi del sabato anche per dargli fiducia, e Sainz è stato in balia dell’utilizzo dei pneumatici. Un risultato pesante”.
Stando ai risultati ottenuti al Montmelò sia da Mercedes sia da Ferrari, sorge spontanea una riflessione: quello che hanno ottenuto possono considerarsi lo specchio della mentalità delle due squadre? Giorgio Piola commenta così: “Io penso di sì. Alla Ferrari purtroppo c’è troppa paura di sbagliare, per Mercedes c’è un discorso un po’ diverso: questa stagione l’aveva iniziata malissimo, ripresentando lo stesso concetto della macchina dello scorso anno. La vittoria di Russell in Brasile ottenuta lo scorso anno, come ha ammesso anche Wolff, ha fatto malissimo alla Mercedes perché ha convinto Elliot a continuare a lavorare sul progetto del 2022. Ma non c’era niente da fare, la vittoria ad Interlagos è arrivata solo per un errore da parte di Red Bull negli assetti: ho parlato con Paul Monaghan ad Abu Dhabi, scherzando con lui sul fatto che stesse osservando sulla griglia di partenza la Mercedes, definendola la monoposto che aveva battuto Red Bull in Brasile. Lui, mi risponde dicendo che in realtà, prima del via, erano consapevoli che avrebbero perso la corsa per un errore di assetto…”.”Dopo un avvio di stagione disastroso – continua – in Mercedes hanno preso un’altra strada. E’ tornato Allison, è tornata la metodologia di rischiare e osare e questo ha portato un buon risultato“.
Questo e molto altro, nella video intervista che vi proponiamo di seguito.
LA VIDEO INTERVISTA A GIORGIO PIOLA
Foto: LaPresse