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F1, GP Austria 2023. Red Bull ‘deve’ evitare lo smacco di subire una sconfitta a domicilio! Ferrari cerca conferme dopo Montreal

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Nel ciclismo ci avviciniamo al Tour de France. La Formula 1 è pronta a rispondere con il Tour de Force. Sostanzialmente in contemporanea con la corsa a tappe francese, il Circus vivrà la bellezza di quattro Gran Premi nell’arco di cinque settimane. Tanto per aggiungere ulteriore carne al fuoco, due di essi saranno arricchiti dalla sprint, compreso quello destinato a disputarsi nell’imminente weekend.

Il Gran Premio d’Austria è difatti alle porte e prevede che sabato venga mandata in scena una mini-gara, la seconda delle sei programmate nel 2023. Ovviamente, il tema forte del GP di Spielberg è rappresentato dall’imbattibilità della Red Bull, la quale correrà letteralmente nel giardino di casa. L’autodromo è difatti di proprietà della multinazionale austriaca, che ha avuto il merito di rimetterlo a nuovo e di farlo rinascere nonostante sia stato a un passo dall’essere smantellato.

Il Drink Team ha vinto 8 Gran Premi su 8 e, alla luce della superiorità sinora espressa, accarezza l’idea di realizzare la stagione perfetta. La strada da percorrere è ancora lunghissima, fosse il download di un file saremmo solamente al 36,4%, però l’ipotesi rimane in piedi. Considerando come una Red Bull sia passata per prima sotto la bandiera a sacchi in 18 delle ultime 19 gare, non riuscirci proprio in casa sarebbe uno smacco. Detti e modi di dire si sprecherebbero, a cominciare dal famigerato “Nemo propheta in patria”.

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Altre tematiche di grido non ce ne sono. D’altronde Max Verstappen ha portato a 69 le lunghezze di vantaggio sul compagno Sergio Perez (erano 6 dopo Baku) e il team di Milton Keynes ha marcato tanti punti (321) quanti Mercedes e Aston Martin, ovvero la seconda e la terza del Mondiale costruttori, messe assieme! Dal canto suo, la Ferrari è quarta e cerca risposte sempre allo stesso quesito.

La domanda che si pongono a Maranello è “quanto vale davvero questa SF-23?”. Perché prima di impostare il progetto per il 2024, sarebbe il caso di comprendere quali sono i veri pregi e i veri difetti di una monoposto dalle poche luci e tante ombre. Almeno finora, perché lo scopo delle evoluzioni presentate è quello di invertire il rapporto fra qualità e difetti, in maniera tale da portare in positivo il differenziale fra i due connotati. La strada intrapresa a Montreal è quella giusta?

Foto: La Presse

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