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F1, GP Spagna 2023. Una Ferrari stordita cerca l’uscita dal tunnel. Gli aggiornamenti permetteranno di domare la SF-23?

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Carlos Sainz

La Formula Uno resta nell’area mediterranea, ma cambia totalmente contesto. Dal circuito cittadino del Principato di Monaco, nel quale i valori possono essere falsati rispetto a quelli abituali, si passa al Montmelò, ovverosia l’autodromo che più di ogni altro viene ritenuto il punto di riferimento per comprendere i reali rapporti di forza fra le varie monoposto.

In tal senso, grossi dubbi sulla vettura migliore non ce ne sono. Red Bull è talmente superiore da poter accarezzare l’idea di completare la stagione perfetta. La strada è ancora lunga, perché siamo “solamente” a sei vittorie su ventidue gare in calendario. Tanti, però, ritenevano Montecarlo un appuntamento a rischio, ma il Drink Team ha artigliato comunque il successo grazie alla classe di Max Verstappen. Dunque, resta viva l’ipotesi di compiere un’impresa mai riuscita a nessuna squadra nella storia.

D’altronde, questo diventa il tema principale attorno alla struttura di Milton Keynes, poiché di rivali seri per l’olandese nella rincorsa al titolo proprio non se ne vedono. La già debole candidatura di Sergio Perez è stata viepiù affievolita da Miami e, di fatto, cancellata dal GP monegasco. Fernando Alonso è un martello, ma è giocoforza sempre un passo indietro rispetto ai bibitari. Per l’eterno spagnolo, imporsi anche solo una volta rappresenterebbe comunque un’impresa sensazionale. Al riguardo, l’iberico torna “sul luogo del delitto”. L’ultima vittoria della carriera arrivò proprio al Montmelò, nel maggio 2013.

F1, GP Spagna 2023: quando la prossima gara? Orari, programma e tv. Si corre al Montmelò settimana prossima

In realtà, il Gran Premio di Spagna rappresenterà un cruciale banco di prova per Ferrari e Mercedes. Le Rosse si presenteranno con un corposo pacchetto di aggiornamenti sulla SF-23, mentre le Frecce Nere cercheranno conferme in merito al radicale cambiamento apportato alle W14. Per la Casa di Stoccarda, i riscontri provenienti da Monaco non sono stati incoraggianti, ma un budello tra i guard-rail non fa necessariamente testo. Il Montmelò, viceversa, dovrebbe dire a Toto Wolff, Lewis Hamilton e soci se la revisione concettuale apportata può garantire concreti benefici.

La Scuderia di Maranello, al contempo, scoprirà se le correzioni saranno efficaci. Sinora, il 2023 è stato un pianto greco. Baku a parte, qualsiasi weekend ha riservato solo errori, delusioni e frustrazioni. Pensare di poter rivaleggiare ad armi pari con Red Bull è una pia illusione, ma sarebbe già qualcosa poter finalmente dire di comprendere una SF-23 nata allo stato brado e non ancora domata.

L’obiettivo più a lungo termine? Trovare il modo di rendere la monoposto competitiva al punto tale da divenire seconda forza in pianta stabile, in maniera tale da poter essere i più accreditati per approfittare di eventuali defaillance della Red Bull scalzando, da tale ruolo, l’intramontabile Alonso.

Foto: La Presse

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