Formula 1
F1, promossi e bocciati GP Canada 2023: Verstappen non si tocca, la Ferrari cresce, sprofonda Perez
Il GP del Canada passa agli archivi con l’ottavo successo in otto gare per la Red Bull: la certezza si chiama ancora Max Verstappen a Montreal, ma è stato un fine settimana tutto da sviscerare e da analizzare, con variazioni sul tema, crescite e delusioni. E’ l’ora quindi di tracciare i bilanci su quella che è stata la gara nordamericana e indicare promossi e bocciati.
PROMOSSI
Max Verstappen: 41 come Ayrton Senna. Potrebbe sintetizzarsi in questo numero l’ennesimo weekend di dominio del campione del mondo. Sempre più saldo in testa al Mondiale, vince un GP che è stato sicuramente meno scontato di altri a partire dalle qualifiche, bagnate e piene di insidie e qualche difficoltà avuta in gara tra gomme e ingresso della safety car. La verità è che l’olandese ha sì una macchina superiore, ma è anche un autentico fenomeno. Vedere una differenza simile tra lui e il compagno di scuderia Sergio Perez fa capire la forza di questo pilota, così come la pole position nonostante la pioggia: dimostrazioni di forza che arrivano a grappoli.
Fernando Alonso: l’highlander di questa Formula 1. Non ha sbagliato una gara: una costanza di rendimento fenomenale per lo spagnolo a quasi 42 anni. Progressi che sono arrivati anche sul long run e la vittoria che sembrava utopia fino a qualche settimana fa indubbiamente dopo questa prova si è avvicinata un po’ di più, perché Verstappen è parso meno irraggiungibile. Il secondo posto nel Mondiale piloti diventa sempre di più un obiettivo alla portata. Vige lo stesso discorso fatto per il campione del mondo: differenza abissale rispetto a Lance Stroll, compagno di scuderia, il che dimostra la forza straordinaria del pilota.
Ferrari: segnali di vita dal pianeta Maranello. Un pianeta sul quale sembrava esserci solo morte e depressione e che invece questo fine settimana ha dato qualche cenno confortante in vista del futuro prossimo. Già venerdì le indicazioni erano state buone per quanto riguarda time attack, ma soprattutto passo gara. Le qualifiche di ieri avevano frenato gli entusiasmi, ma dalla decima e undicesima posizione di partenza, oggi le Rosse sono arrivate ai piedi del podio, mostrando finalmente un passo gara convincente e azzeccando la strategia. Passi in avanti non da gigante, ma che rimangono comunque passi in avanti. E in epoca di siccità, ci possiamo già accontentare di qualche goccia d’acqua.
Alexander Albon: Wow! Settimo posto in gara sfruttando al massimo la Safety Car e azzeccando al massimo la strategia: la Williams sulla carta e l’ultima carta del mazzo, ma il thailandese dimostra che quando la vettura gli permette di avere un buon ritmo, lui risponde con prestazioni di ottimo livello. Gran velocità sui dritti, ottima gestione delle gomme e weekend semplicemente capolavoro.
BOCCIATI
Sergio Perez: dentro un tunnel buio. Il messicano è alla terza gara di fila steccata dopo Montecarlo e Barcellona: ancora una qualifica disastrosa. In Catalogna in gara era stata buona la rimonta, in Canada si ferma solo in sesta posizione. Mai in lotta per il podio, mentre nel box accanto dominano in lungo e in largo: passo peggiore anche di quello della Ferrari, deve ringraziare la Safety Car se è riuscito ad arrivare in top 6 e non in una posizione più arretrata. Involuto rispetto a inizio anno.
George Russell: chiude mestamente ritirandosi con l’auto danneggiata. Grave l’errore al dodicesimo giro quando va a muro e fa entrare la Safety Car e deve ricostruirsi una nuova gara: il passo mostrato è stato buono, ma l’inglese non si può permettere certi tipi di errori se vuole puntare stabilmente al podio, l’occasione ieri poteva essere favorevole.
Foto: Lapresse