Formula 1

F1, Red Bull meno ‘aliena’ a Montreal, ma sarà vero? Verstappen sembra scherzare, Perez anonimo

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Siamo a 8 vittorie in 8 gare per Red Bull in questo 2023, anche se quella di Montreal non è stata un trionfo schiacciante. Le RB19 non hanno fatto il vuoto. Max Verstappen si è imposto senza sbaragliare la concorrenza. Inoltre Sergio Perez non è andato oltre al sesto posto. Un risultato anonimo, in particolar modo se si considera come il messicano non sia riuscito a scavalcare le due Rosse. Indice di come le avversarie stiano recuperando terreno rispetto al Drink Team?

Possibile. D’altronde sia Mercedes che Ferrari hanno profondamente riveduto e corretto le proprie vetture, mentre Red Bull non ha avuto necessità di mettere mano al progetto iniziale, al quale sono stati apportati solo marginali ritocchi. A Milton Keynes non hanno avuto bisogno di aggiustare una monoposto superiore, sviluppata quindi molto meno rispetto a quelle di chi si è trovato a inseguire.

In realtà, a conti fatti, il successo di Verstappen a Montreal non è mai apparso in discussione. L’olandese ha dato l’impressione di gestire la situazione a piacimento, limitandosi a spingere il minimo indispensabile per disinnescare qualsiasi pericolo immediato. Inutile stravincere, sempre 25 punti vengono raccolti da chi passa per primo sotto la bandiera a scacchi, indipendentemente dal vantaggio sull’inseguitore più vicino. Anzi, Super Max è apparso tranquillo e rilassato. Nel finale si è pure messo a scherzare via radio con i suo ingegneri. Quasi come se il successo sia ormai ordinaria amministrazione.

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Sergio Perez però si è vaporizzato. Al di là delle due vittorie raccolte a Jeddah e Baku, nessun addetto ai lavori di buon senso lo poteva considerare un credibile candidato all’Iride. Solo la fredda algebra lo metteva sullo stesso piano di Verstappen dopo il GP d Azerbaigian. Al di là di questa considerazione, negli ultimi tre appuntamenti il messicano è stato costantemente sottotono, affossati da errori e performance impalpabili, come quella odierna.

È come se Checo abbia accusato il colpo di quanto accaduto a Miami, dove il compagno di squadra ha dato l’impressione di voler mettere in chiaro con decisione i rapporti di forza. Una volta per tutte. Dalla Florida in poi, il veterano di Guadalajara è sparito dagli schermi radar. Non si direbbe una questione legata alla riduzione del margine di Red Bull, bensì un problema di motivazioni e fiducia.

Basta comunque quel fuoriclasse di Verstappen per consentire al Drink Team di inanellare l’ennesima vittoria. Con oggi sono 100. Per raggiungere la triplice cifra ci sono voluti 18 anni e 12 giorni dall’esordio; 14 anni e 2 mesi dalla prima affermazione, artigliata in Cina nell’aprile 2009. Resta vivo il sogno di realizzare la stagione perfetta. Siamo a 8 sigilli su 22. La strada è lunga, forse troppo, soprattutto se Perez non dovesse riprendersi e fare da back-up. Però, ora come ora, l’ambizioso obiettivo rimane fattibile.

Foto: La Presse

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