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Frattesi vuole l’Italia: “L’estero può attendere. E i nostri giovani…”

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Dal ritiro azzurro arrivano belle notizie. Quanto meno per il calcio italiano. Davide Frattesi, intervistato a due giorni dal big match contro la Spagna che vale la finale della Nations League, ha parlato senza peli sulla lingua. Non capita tutti i giorni. Ma il centrocampista del Sassuolo e della Nazionale italiana lo ha fatto. Rispondendo a tante domande, anche scomode, senza mai tirarsi indietro. E di fronte al punto interrogativo più interessante in vista del prossimo anno ha replicato secco e deciso: Voglio giocare un altro anno in Italia, sono convinto che sia la soluzione migliore per la mia crescita. Poi un giorno giocherò all’estero, ne sono certo. Purtroppo qui da noi siamo sempre bravi a denigrare il nostro campionato e i nostri giocatori. Invece la Serie A è un torneo di ottimo livello”. 

Punto e a capo. Ecco la sentenza del classe 1999, sette gol in stagione e gli occhi di tante big addosso. Roma, Juventus e Milan lo seguono con grande attenzione. Giusto così, visto che parliamo di una mezzala moderna ormai pronta per il salto definitivo di qualità. In campo lo ha già fatto. Ora non gli resta che cambiare squadra per vivere esperienze formative nelle coppe europee e diventare un top player. Già, perché Frattesi ha tutto per diventarlo: piedi, testa e passo. Nell’attesa sta “rubando” i segreti di un altro azzurro di grande valore: Nicolò Barella. “E’ un giocatore incredibile e ho la fortuna di poterci giocare insieme in Nazionale. La sua capacità fare assist mi intriga, sto cercando di imparare più possibile da lui”. 

La rifinitura è una delle qualità che a suo stesso dire Frattesi deve migliorare. Così come nell’impostazione del gioco. “Ci sto lavorando, devo costruire di più e meglio”. Cosa che il Sassuolo gli ha permesso di fare nonostante un inizio davvero difficile. “Sono partito male poi mi sono ripreso. Devo dire grazie alla società che mi ha sempre sostenuto, senza mai mettermi in discussione”. Ora, però, Davide si sente pronto per una nuova avventura. “Ho detto al mio procuratore di chiamarmi solo per cose serie, sono concentrato sull’Italia ma non mi pesano le voci di mercato. Anzi, è sempre un piacere quando parlano di te”.  

Anche i ragazzi dell’Under 20 negli ultimi giorni sono stati sulla bocca di tutti. Cosa che non è ovviamente sfuggita a Frattesi, che ne approfitta per toccare un tasto dolente del nostro calcio. “Faccio loro i complimenti, è mancata solo un po’ di fortuna in finale per centrare uno storico titolo. Purtroppo in Italia siamo maestri nel criticare e denigrare la Serie A e i nostri giovani. Ma la realtà dei fatti è che dovremmo guardare meno alla Premier League e più al nostro campionato”. Una critica tutt’altro che velata. Parole da giocatore maturo, pronto per fare un altro passo verso i piani alti del calcio. Magari in una big in cui è cresciuto – la Roma – oppure in una che ancora non ha avuto il piacere di conoscere – Juve o Milan -. Roberto Mancini ne sarebbe sicuramente contento. Ma per ora se lo gode in azzurro così com’è, forte e senza peli sulla lingua.

Foto: Lapresse

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