Ciclismo

Giro del Delfinato 2023: il percorso e le 8 tappe ai raggi X. Tanta battaglia in salita con un occhio al Tour de France

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Una settimana di relax al termine del Giro d’Italia, ma poi tornano le grandi corse a tappe. Domenica c’è il Giro del Delfinato, ormai arrivato all’edizione numero 75; tanti i corridori pronti a darsi battaglia come Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), David Gaudu (Groupama-FDJ), Richard Carapaz (EF Education-Easypost), Daniel Martinez ed Egan Bernal (Ineos-Grenadiers), tutti qui per mettere a puntino la condizione in vista del Tour de France. Ma anche questo Criterium promette di fare scintille.

Tappa 1 Chambon-sur-Lac – Chambon-sur-Lac (158 km)

Prima tappa per scaldare un po’ le gambe. Cinque GPM di quarta categoria, si passa prima sulla Cote du Mont-Dore (1,8 km al 5,5%) e poi sulla Cote de La Stele (1,9 km al 5%). Si entra poi in un circuito dove è presente la Cotre du Rocher de l’Aigle (1 km al 7,3%) da affrontare tre volte, l’ultima a 11 km dal traguardo. Si può pensare ad un arrivo in volata.

Tappa 2 Brassac-les-Mines – La Chaise-Dieu (167,3 km)

Altra frazione abbastanza movimentata con 2860 metri di dislivello. Prima parte di percorso con la Côte de la Toutee (2,2 km al 6%) e il Col des Fourches (2,7 km al 6,5%), poi il doppio passaggio sul quarta categoria di Côte des Guletes (1 km all’8%). Finale leggermente in salita.

Tappa 3 Monistrol-sur-Loire – Le Coteau (194,1 km)

Frazione più lunga del Delfinato, ma tra le più facili. Due GPM, la Cote de Bellevue-la-Montagne (4,9 km al 5,8%) all’inizio, un seconda categoria, nel finale la Cote de Pinay (7,5 km al 3%, quarta categoria); l’altimetria dovrebbe sorridere ai velocisti del gruppo.

Tappa 4 Cours – Belmont-de-la-Loire (cronometro, 31,1 km)

Primo vero snodo degli otto giorni di gara in Francia, da qui i corridori inizieranno a fare sul serio. Crono alquanto vallonata, che dal secondo intertempo, situato a poco più di 11 chilometri dal traguardo, va leggermente in salita. Inizieranno ad esserci schermaglie tra chi punta alla classifica.

Tappa 5 Cormoranche-sur-Saône – Salins-les-Bain (191,5 km)

Potrebbe essere una occasione per degli uomini in fuga. Tanti saliscendi nella seconda parte di gara, con Cote de Chateau-Chalon (4,4 km al 4,5%), poi nel finale Cote d’Ivoy (2,3 km al 5,9%) e Cote de Thesy (3,8 km all’8,8%), con gli ultimi due GPM negli ultimi 40 chilometri. La Cote de Thesy scollina ai -15, poi si scende verso il traguardo.

Tappa 6 Nantua – Crest-Voland (170,2 km)

Prima vera tappa di montagna, con 3040 metri di dislivello. La Cote de Droisy (5,4 km al 7%) è lontana dal traguardo, ma servirà per scaldare i motori. Poi gli ultimi 30 chilometri promettono spettacolo: Col des Aravis, di 7,8 km al 5,7%, poi si scende e si torna a salire con la Cote de Notre-Dame-de-Bellecombe, 3200 metri al 6,1%. Ma si chiude con un altro strappetto, altri 2300 metri al 6,6%.

Tappa 7 Porte-de-Savoie – Col de la Croix de Fer (147,9 km)

Si sale, eccome se si sale. Tre GPM, due Hors Categorie e l’ultimo di prima categoria. Si scala prima il Col de la Madeleine (25,1 km al 6,2%), poi finale di spessore con il Col du Mollard (18,5 km al 5,8%) e successivamente il finale, superando i 2000 metri di altitudine. Sarà battaglia vera.

Tappa 8 Le Pont-de-Claix – La Bastille – Grenoble Alpes Métropole (152,8 km)

Il tappone di questo Giro del Delfinato. Prima la Cote de Pinet (6,3 km al 6,1%) dopo nemmeno 10 chilometri, poi tanti saliscendi prima del Col des Mouilles (3,9 km al 7%). Gli uomini di classifica si daranno battaglia negli ultimi 50 chilometri: Col du Granier (9,6 km all’8,6%), il Col du Cucheron (7,7 km al 6,2%) e il duro Col de Porte (7,4 km al 6,8%). Da lì mancheranno 16 chilometri, quasi tutti in discesa, ma si chiude salendo di nuovo con il muro di La Bastille, 1400 metri al 14,2%.

Foto: LaPresse

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