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Ciclismo

Giro NextGen 2023: un’Italia finalmente ambiziosa. Da Busatto a Pellizzari: gli azzurrini da classifica generale

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Giulio Pellizzari

Domenica 11 giugno prenderà il via da Agliè, in Piemonte, il Giro NextGen 2023. La corsa conosciuta in passato come Giro Giovani, Giro U23 o Giro Ciclistico d’Italia, ha cambiato nome, ha cambiato gestione, ma non ha cambiato la sua natura. Otto tappe nel nord Italia dove i migliori giovani talenti del panorama internazionale potranno mettersi in mostra.

Questa corsa per anni è stato il primo grande palcoscenico per i giovani corridori italiani pronti a dare il via alla loro carriera da professionisti. Nel corso delle edizioni si sono affermati campioni del calibro di Francesco Moser, Gianbattista Baronchelli, Marco Pantani, Gilberto Simoni e tanti altri. A testimonianza di un movimento che fatica a sfornare talenti di alto livello, nell’albo d’oro del Giro U23 manca un successo azzurro dal 2011, quando fu Mattia Cattaneo ad imporsi. Da quando la corsa è tornata in calendario nel 2017, il solo Kevin Colleoni è riuscito a salire sul podio col terzo posto del 2020.

Questa tendenza negativa potrebbe però arrestarsi nell’edizione che è ormai alle porte. Sia chiaro, il ruolo di favorito non appartiene a corridori azzurri, ma diversi giovani italiani partono con ambizioni importanti o come outsider di lusso. Il grande esame da superare per chiunque voglia ambire alla classifica generale quest’anno si chiama Stelvio, giudice supremo che arriverà alla quarta tappa.

Il nome più interessante è probabilmente quello di Giulio Pellizzari. Il 19enne della Green Project Bardiani CSF Faizanè ha già mostrato il suo grande talento da scalatore nonostante la giovanissima età. Passato già tra i professionisti, ha provato a fare la differenza in salita in più di un’occasione, sfiorando una clamorosa vittoria al Tour of the Alps.

L’altro nome da tenere d’occhio è quello di Francesco Busatto. Gli anni in questo caso sono 20, ma il talento è altrettanto cristallino. Vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi U23 (primo italiano a riuscirci), sembra avere il profilo del corridore da classiche, ma la salita è assolutamente il suo pane. Se riuscirà a limitare i danni sullo Stelvio, potrebbe essere uno dei grandi favoriti per il podio finale.

Tra gli altri corridori interessanti ci sono Alessio Martinelli, anche lui già passato professionista come il compagno Pellizzari con la Green Project Bardiani CSF Faizanè, e Davide de Pretto, vicinissimo a Busatto alla Liegi e dotato di grande esplosività in salita. I motivi di interesse dunque non mancano e, tra i nomi citati e qualche sorpresa che è sempre dietro l’angolo, un buon risultato italiano potrebbe non farsi attendere ancora a lungo.

Foto: Giulio Pellizzari

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