Calcio
Inter-Manchester City, le quote per le scommesse sulla Champions League: su chi puntano i bookmakers?
Mancano sempre meno ore alla Finale della UEFA Champions League. Quest’oggi, a partire dalle ore 21.00 si affronteranno infatti l’Inter di Simone Inzaghi e il Manchester City di Pep Guardiola. Le due formazioni si scontreranno nell’ultimo atto della massima competizione europea per club e dunque avranno l’opportunità di sollevare il tanto agognato trofeo. All’interno dell’Ataturk Olympic Stadium di Istanbul, almeno sulla carta, si assisterà a una grande partita.
Due club, due formazioni, due mister differenti, così come il gioco messo in mostra in campo. I nerazzurri quest’anno hanno portato avanti un’ottima stagione: terzo posto in Serie A, prima ancora la Supercoppa italiana ottenuta sconfiggendo il Milan in Finale e poi ancora, e per ultima, la Coppa Italia. Discorso simile si può fare per il Manchester City che ha portato due trofei a casa: la Premier League e l’FA Cup proprio la scorsa settimana contro il Manchester United in uno strabiliante derby.
INTER-MANCHESTER CITY: LE QUOTE DEI BOOKMAKERS
Adesso, però, per entrambe le formazioni c’è un’altra Finale da giocare, quella più importante di stagione. E dando un’occhiata alle quote proposte dai bookmakers, si può notare come a essere favoriti siano proprio i Citizens. Il segno 1 infatti, dunque la vittoria degli inglesi entro i 90′ minuti, è quotata a 1.49 su DAZNBET, 1.48 su LeoVegas e addirittura 1.45 su PlanetWin365. Il segno 2 invece, quindi il successo dei nerazzurri, è molto più alto. Partendo dal 6.00 proposto da Sisal, passando per il 6.30 di StarCasino Bet e infine arrivando al 6.50 di LeoVegas.
Per quanto riguarda il pareggio, segno X, abbiamo differenti soluzioni: 4.50 di DAZNBET, 4.70 di LeoVegas e, infine, il 4.75 di Sisal e Bet 365. L’over 2.5 resta poi favorito: un esempio è la quota presentata dalla Snai, 1.65 o ancora su Betfair 1.68. Entrambe le compagini a segno (Goal), per ultimo, oscilla tra l’1.83 e l’1.93. Adesso non resta che dare l’ultima parola al campo.
Foto: LaPresse