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Intitolato a Gianluca Vialli il Campo 3 del CPO “Giulio Onesti”

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È stato intitolato a Gianluca Vialli nella giornata di oggi, lunedì 5 giugno, il Campo 3 del Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma.

Alla cerimonia sono intervenuti il presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il vicepresidente del CONI Silvia Salis, il presidente del CIP Luca Pancalli, i segretari generali di CONI e FIGC, Carlo Mornati e Marco Brunelli, gli ex presidenti federali Franco Carraro e Giancarlo Abete.

Presenti anche il nipote di Gianluca, Riccardo, alcuni pazienti dell’ospedale Bambino Gesù, gli Azzurri e il ct Roberto Mancini che hanno svolto una seduta di allenamento sul campo prima di partire per la Sardegna dove svolgeranno la prima parte di preparazione in vista della Final Four di Nations League.

La scelta del campo non è stata casuale: su questo terreno, infatti, la Nazionale italiana – di cui Vialli era capodelegazione – aveva preparato le tre gare del girone di Euro 2020, competizione poi vinta dagli Azzurri.

«Non è stata una scelta emotiva del momento, ma come Comitato Olimpico era nostra intenzione lanciare un messaggio forte», ha detto Malagò.

Il presidente del CONI ha quindi aggiunto: «Complimenti all’Under 20 (semifinalista al Mondiale, ndr) e in bocca al lupo all’Under 21 che giocherà l’Europeo e che vide Gianluca Vialli protagonista. Oggi il campo di Gianluca è il campo di tutti gli sportivi e della Federazione».

Gravina, invece, ha dichiarato: «L’intitolazione di questo campo è il segno tangibile di quello che Gianluca ha rappresentato per il calcio e per lo sport. Gianluca ha dimostrato che quando fai qualcosa per amore e ci unisci passione e determinazione, mostrando qualità professionali e umane anche nelle difficoltà, quello è il momento in cui un uomo diventa un eroe».

«È stato – ha proseguito Gravina – un professionista, un atleta, colui che ha dato un messaggio di speranza per tanti che hanno conosciuto e conoscono la sofferenza. Gianluca è ancora con noi per quello che ha saputo dare a tutti gli italiani. Lo ringraziamo per quello che ci ha lasciato e che conserveremo per sempre».

Mancini ha invece ricordato: «Due anni fa eravamo qui e correvamo. Era felice, nonostante la malattia. Ringrazio Malagò per questa iniziativa e Gravina per aver fatto entrare Gianluca nel nostro team. Sono stati due anni meravigliosi: sarà sempre parte del nostro cuore, ci ha lasciato fisicamente ma è sempre con noi».

Il capitano della Nazionale, Leonardo Bonucci, ha poi sottolineato: «Non basta un campo per capire la grandezza di Gianluca nel donarsi prima di ricevere. Oggi è qui con noi a farsi qualche risata: dietro quel sorriso c’era un uomo di grandi valori. A Roma il suo primo pensiero era regalare gioia a quei ragazzi che oggi sono qui con noi».

Foto: LaPresse

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