Calcio
Inzaghi: “Il City è la squadra più forte del mondo, ma non abbiamo paura: solo rispetto”
Sabato 10 giugno l’Inter scenderà in campo a Istanbul (Turchia) per affrontare il Manchester City nella finale di Champions League.
Nella giornata di oggi, lunedì 5 giugno, il club nerazzurro ha organizzato un Media Day durante il quale sono intervenuti l’ad Giuseppe Marotta e l’allenatore Simone Inzaghi.
Il tecnico dell’Inter ha esordito ricordando il percorso compiuto dalla propria squadra: «È stato un viaggio lungo cominciato quest’estate, il giorno del sorteggio, che chiaramente non era stato fortunatissimo. Avevamo preso il Bayern e il Barcellona, ma insieme allo staff e alla squadra ne avevamo parlato subito, secondo noi potevamo fare bel percorso».
Tutto, però, è iniziato già nella passata stagione: «Ora siamo in finale: abbiamo fatto un grandissimo viaggio, ma è partito tutto dallo scorso anno. Nella mia mente e in quella dei ragazzi le quattro partite con Liverpool e Real Madrid ci sono rimaste impresse nella mente».
Sulla semifinale contro il Milan, invece, ha evidenziato: «Quello non era un derby, ma il derby: un doppio confronto che valeva una stagione e una finale di Champions. Personalmente dopo Torino ho cominciato a pensare di più al City».
Quindi Inzaghi ha parlato proprio del prossimo avversario: «Sappiamo che incontreremo la squadra più forte del mondo, che ha vinto 5 volte la Premier League negli ultimi 6 anni. Dovremo essere molto attenti a fare una gara da squadra: hanno una rosa fantastica e un allenatore che nel calcio moderno ha segnato un’epoca. Nel calcio c’è un prima e dopo Guardiola».
«Guardiola – ha aggiunto – è il più forte allenatore del mondo, l’ho sempre detto, ma non abbiamo nessuna paura, solo tantissimo rispetto. Siamo orgogliosi di giocarci questa finale perché l’abbiamo voluta con tutte le nostre forze. Sabato sarà l’ultima di 57 partite, ma siamo arrivati qui grazie alle precedenti 56, dove anche qualche sconfitta ci ha aiutato a crescere».
Sul piano tattico, l’allenatore dell’Inter è rimasto abbastanza abbottonato: «La partita sarà fatta di momenti, dovremo cercare di togliere un po’ di possesso palla al City. Bisognerà essere bravi a gestire il gioco quando avremo la palla, non è semplice con il loro pressing. Sappiamo comunque che ci saranno momenti in cui dovremo soffrire tutti insieme».
«La strategia – ha chiarito – la vedrete sabato, ma per forza un po’ di possesso palla glielo si dovrà concedere. Dovremo togliere loro alcune certezze, perché giocano da tanti anni insieme e con lo stesso allenatore. Sarà una partita difficilissima da affrontare, ma lo faremo con le nostre armi».
Nessun indizio nemmeno sulla formazione: «Non ho deciso in nessun reparto perché in questo momento ho la possibilità di scegliere e questa per un allenatore è la cosa migliore che ci sia. Negli ultimi due mesi ho potuto alternare i giocatori, nei primi cinque mesi non ho avuto questa possibilità. Negli ultimi due mesi ci sono riuscito e l’Inter ha avuto un percorso quasi perfetto. Per quanto riguarda la scelta mancano ancora tanti allenamenti, un allenatore può avere un pensiero ma poi ogni giorno si vede qualcosa che ti fa cambiare idea. Fino all’ultimo mi porterò i dubbi».
Foto: LaPresse