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ITALIA INCORONATA! La Coppa Europa di atletica è nostra, il sogno è realtà!
L’Italia ha coronato uno dei sogni più ancestrali e mitici, firmando un’impresa che gli appassionati di atletica leggera speravano si potesse materializzare da più di mezzo secolo. La nostra Nazionale ha conquistato la cara, mitica, vecchia, prestigiosa e amata Coppa Europa. Chiamiamola ancora così, da inguaribili romantici, anche se l’attuale denominazione è Europei a squadre (la sostanza non è cambiata). Il Bel Paese ha trionfato a Cracovia con 426,5 punti all’attivo, al termine di tre giornate di gare dominate in lungo e in largo. Ampiamente distaccate la Polonia (402,5 punti per la padrona di casa e detentrice del titolo), la Germania (387,5), la Spagna (352), la Gran Bretagna (341).
Oggi si è scritta davvero una pagina di storia non soltanto dell’atletica italiana, ma di tutto lo sport dello Stivale. Cambiano i nomi, passano gli anni, l’universo muta, gli eventi si accavallano, il mondo corre veloce in tutti i sensi, ma fascino e prestigio restano sempre intatti in qualsiasi ambito del quotidiano. I ragazzi del DT Antonio La Torre sono sempre stati al comando della classifica generale e hanno sublimato un dominio perentorio, frutto di una formazione decisamente solida, concreta, volitiva, di grande sostanza. La kermesse era nata da un’idea del genio Bruno Zauli nel 1965 con le classifiche separate tra uomini e donne, poi nel 2009 il cambio di nome e l’unificazione delle due graduatorie. Due anni fa gli azzurri si fermarono a 2,5 punti dal successo, oggi finalmente si celebra un’apoteosi totale.
In Polonia è arrivata la gustosa ciliegina sulla torta, espressione dello straordinario stato di salute che sta vivendo il movimento tricolore. Dopo i cinque ori conquistati alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e gli eccellenti risultati ottenuti lo scorso anno tra Mondiali ed Europei, l’Italia sale sul trono del Vecchio Continente con pieno merito. Ad alzare al cielo trofeo e a restare per sempre nella storia della Regina degli Sport, è il capitano Gianmarco Tamberi: tornato in gara dopo nove mesi di assenza, il Campione Olimpico di salto in alto ha vinto la propria prova e poi ha fatto festa con i propri compagni di squadra.
Il trionfo generale arriva con ben sette vittorie all’attivo: Samuele Ceccarelli (100 metri), Gianmarco Tamberi (salto in alto), Alessandro Sibilio (400 ostacoli), Zane Weir (getto del peso), Sara Fantini (lancio del martello), Nadia Battocletti (5000 metri), Tobia Bocchi (salto triplo). A corollario 6 secondi posti, 3 terzi, 3 quarti e 4 quinti a dimostrazione di una solidità granitica. Alla festa è mancato il totem Marcell Jacobs, Campione Olimpico dei 100 metri rimasto a casa per infortunio. Il morale è ora altissimo verso i Mondiali di Budapest, in programma tra meno di due mesi. Per la cronaca sono retrocesse Belgio, Turchia e Norvegia.
RISULTATI EUROPEI A SQUADRE ATLETICA (TERZA GIORNATA)
SALTO IN ALTO (MASCHILE) – Gianmarco Tamberi torna in gara dopo nove mesi (quando vinse la Diamond League con 2.34 metri) e vince da autentico fuoriclasse. Il Campione Olimpico supera 2.29 al primo assalto, poi ci prova anche a 2.32 e a 2.34 per impreziosire il risultato (arrivano tre nulli complessivi). Il capitano porta a casa l’oro degli European Games e 16 punti pesantissimi, preludio alla festa finale che lo vedrà alzare al cielo il trofeo da capitano. Il marchigiano si è lasciato alle spalle il belga Thomas Carmoy (2.29 alla seconda) e il polacco Norbert Kobielski (2.26). Clicca qui per la cronaca della gara.
GETTO DEL PESO (MASCHILE) – Zane Weir vince con una splendida spallata da 21.59 metri piazzando al secondo tentativo. Il Campione d’Europa indoor era reduce da un mese particolarmente avaro di soddisfazioni dal punto di vista agonistico, lontano dalle sue misure migliori e battuto costantemente dal pimpante Leonardo Fabbri (trionfatore al Golden Gala di Firenze). L’italo-sudafricano ritrova smalto in occasione decisamente importante e conquista un successo pregevole, davanti a tre avversari particolarmente quotati come il britannico Scott Lincoln (21.10) e il polacco Michal Haratyk (20.89). Per l’azzurro arriva anche la medaglia d’oro agli European Games. Clicca qui per la cronaca della gara.
SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – Larissa Iapichino era la più accreditata per la vittoria, ma la toscana non va oltre a 6.66 metri (0,6 m/s di vento contrario) e si deve accontentare del secondo posto. La figlia di Fiona May, in stagione già capace di un balzo da 6.83 all’aperto con brezza in faccia, non è riuscita a trovare la zampata dei suoi giorni migliori ed è stata battuta dalla francese Hilary Kpatcha (6.75). Arriva anche il bronzo agli European Games per l’allieva di papà Gianni. Terzo posto per la spagnola Fatima Diame (6.56). Clicca qui per la cronaca della gara.
200 METRI (MASCHILE) – Prestazione decisamente sottotono da parte di Filippo Tortu, ben lontano dalla forma dei giorni migliori. Il Campione Olimpico della 4×100, che ieri si era reso protagonista di una bella ultima frazione in staffetta, ha chiuso in terzo posizione con un altissimo 20.61 (1,3 m/s di vento contrario). Il velocista brianzolo sarà chiamato ad analizzare attentamente questa opaca prestazione, ben lontana da stagionale (20.30) e personale (20.10), in vista dei Mondiali ormai distanti un paio di mesi. Nota positiva i 14 punti portati a casa in ottica Nazionale, meglio di lui hanno fatto il francese Ryan Zeze (20.29) e il polacco Albert Komanski (20.50). Clicca qui per la cronaca della gara.
5000 METRI (MASCHILE) – Yeman Crippa si stacca dai due avversari di riferimento nel corso del penultimo giro. Il Campione d’Europa dei 10000 metri, che aveva vinto su questa distanza nelle ultime due edizioni degli Europei a squadre, si è dovuto accontentare del terzo posto con il temo di 13:34.29. Vittoria del favorito spagnolo Thierry Ndikumwenayo (13:25.48) davanti allo svedese Andreas Almgren (13:25.70). Clicca qui per la cronaca della gara.
4×400 (MISTA) – Nell’ultima gara del programma l’Italia è terza nella prima serie con 3:13.56 e al quinto posto complessivo. Edoardo Scotti, Ayomide Folorunso, Alessandro Sibilio e Anna Polinari si fermano a cinque centesimi dal record italiano, chiudendo alle spalle della Polonia (3:12.87) e della Francia (3:13.36). Il successo va alla Repubblica Ceca in 3:12.34.
200 METRI (FEMMINILE) – Dalia Kaddari vince in maniera brillante la seconda serie con il tempo di 23.08 (0,3 m/s di vento contrario) e agguanta un ottimo quinto posto complessivo, utile per lanciare al meglio l’ultima giornatA dell’Italia. Si tratta dello stagionale per la sarda, mentre la gara viene vinta dall’annunciata olandese Lieke Klaver (22.46, personale) davanti alla britannica Bianca Williams (22.75) e alla greca Polyniki Emmanouilidou (22.85) che hanno sfruttato al meglio 1,2 m/s di brezza alle spalle.
1500 METRI (FEMMINILE) – La spagnola Esther Guerrero vince uno sprint tiratissimo con la polacca Martyna Galant (4:11.77 contro 4:11.78), terzo posto per la tedesca Hanna Klein (4:12.14). La nostra Sintayehu Vissa non regge il cambio di ritmo finale e chiude comunque con un positivo quarto posto (4:12.62).
3000 SIEPI (FEMMINILE) – Altra gara molto temuta dall’Italia, ma Eleonora Curtabbi si difende con grandissimo cuore e chiude al settimo posto con il tempo di 9:59.01. La polacca Alicja Konieczek (9:38.72) ha primeggiato davanti alla francese Flavie Renouard (9:40.40) e alla spagnola Marta Serrano (9:41.86).
SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – Non si decolla. Sigillo della francese Nawal Meniker (1.92 metri) davanti alla belga Merel Maes (1.92) e alla ceca Michaela Hruba (1.90). La nostra Erika Furlani, sorella di Mattia, non va oltre un dodicesimo posto condiviso con 1.80.
TIRO DEL GIAVELLOTTO (FEMMINILE) – Era una delle gare più temute da parte dell’Italia e purtroppo arriva il peggiore risultato del fine settimana. Federica Botter si ferma a 49.12 metri e chiude al quattordicesimo posto, portando a casa soltanto tre punti. La ceca Nikola Ogrodnikova vince con 61.75 davanti alla tedesca Christin Hussong (60.05) e alla britannica Bekah Walton (59.76).
TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Una delle gare più deboli per l’Italia, ma arriva con il trofeo già in tasca. Michele Fina chiude in 14ma posizione con 69.47 metri. Vittoria schiacciante del tedesco Julian Weber (86.26) davanti al belga Timothy Herman (81.67) e al portoghese Leandro Ramos (81.62).
CLASSIFICA EUROPEI A SQUADRE ATLETICA
1. Italia 426,5
2. Polonia 402,5
3. Germania 387,5
4. Spagna 352
5. Gran Bretagna 341
6. Paesi Bassi 339,5
7. Francia 337,5
8. Portogallo 315
9. Repubblica Ceca 303,5
10. Svezia 283
11. Finlandia 282,5
12. Svizzera 263
13. Grecia 256,5
14. Belgio 250
15. Turchia 245
16. Norvegia 223
Foto: Grana/FIDAL