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Italia Under 20, un argento che vale oro. Gravina: “Bravi, ora i club credano in questi ragazzi”

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“Quello che questi ragazzi sono riusciti a fare in Argentina, nonostante la sconfitta in finale, è stato uno spot meraviglioso per il calcio italiano. Abbiamo giovani talenti che richiedono di essere impiegati, senza cercare in maniera spasmodica giocatori dall’estero a mio avviso non sempre di grande qualità. Le società devono credere in loro”. Il messaggio è chiaro. E arriva direttamente dalla bocca del presidente federale Gabriele Gravina, che oggi ha ricevuto a Coverciano la Nazionale Under 20 allenata da Carmine Nunziata, fresca di secondo posto al Mondiale di categoria.

Il numero uno della Figc non ha girato attorno al tema. Ha preferito andare dritto al nocciolo della questione, sfruttando l’eco creato dalle bellissime prestazioni fornite dagli azzurrini in Argentina. “Faccio i miei complimenti ai calciatori, al tecnico, al coordinatore Viscidi e a tutto lo staff. In questi anni è stato fatto un lavoro strategico nel Club Italia con tecnici e staff molto preparati. La Figc svolge un ruolo di investimento e di formazione per questi ragazzi che riteniamo insostituibile. Ma in tutto questo devono crederci anche le società, altrimenti è finita”.

Parole forti, che poggiano non solo sulla medaglia d’argento conquistata alle spalle dell’Uruguay – vittorioso in finale per 1-0 – ma anche sui tanti premi assegnati dalla Fifa ai giocatori azzurri: Cesare Casadei è stato eletto miglior giocatore del torneo e si è visto assegnare il Pallone d’Oro oltre alla la Scarpa d’oro riservata al  capocannoniere; Sebastiano Desplanches, estremo difensore scuola Milan, si è portato a casa il Guanto d’Oro in qualità di miglior portiere.

Siamo consapevoli di aver raggiunto un risultato storico e di aver giocato un grande Mondiale – ha detto proprio Desplanches, ora in forza al Vicenza -. Siamo felici, anche se perdere in finale fa molto male. Torniamo a casa con un argento che rappresenta un grande traguardo. Abbiamo dimostrato che in Italia ci sono ragazzi forti e di qualità. Abbiamo affrontato Brasile e Inghilterra, nazioni che credono molto nei giovani, dimostrando di potercela giocare. Bisogna credere di più in noi”.

Solo il calciomercato estivo ci dirà se il messaggio è arrivato a destinazione. Intanto l’Italia si gode questo secondo posto, arrivato dopo il quarto del 2019 e il terzo del 2017. Se il buongiorno si vede dal mattino, presto gli azzurri saranno di nuovo ai vertici del calcio mondiale. E magari, il prossimo passo, sarà la vittoria della Nations League.

Foto: Lapresse

 

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