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Jannik Sinner è in un tunnel: battuto da Emil Ruusuvuori nei quarti a ‘s-Hertogenbosch

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Jannik Sinner

Jannik Sinner in una specie di tunnel? Probabilmente sì. La sconfitta odierna nei quarti di finale dell’ATP250 di ‘s-Hertogenbosch (Paesi Bassi) ha queste caratteristiche. Dopo le battute d’arresto sulla terra rossa di Roma e di Parigi, l’altoatesino ha dato conferma di vivere un momento complicato anche sull’erba neerlandese. La sua palla viaggia poco e, trattandosi di un giocatore con non troppe variazioni di gioco, la propria eccezionalità viene meno.

Di conseguenza, è stato relativamente facile per il finlandese Emil Ruusuvuori prendersi il secondo successo in carriera contro l’italiano, bissando quanto fatto tre anni fa in Australia, nel Challenger di Bendigo. Sullo score di 6-3 6-4 il finnico (n.42 del mondo) ha regolato il nostro portacolori e ci sarà nuovamente da pensare a cosa stia accadendo perché il Sinner scintillante della primavera è un lontano ricordo e nuovamente lo si è visto passivo e decisamente falloso. In semifinale dunque va Ruusuvuori, che affronterà il padrone di casa, Tallon Griekspoor, a segno nella sfida contro l’australiano Alex de Minaur.

Nel primo set si comprende immediatamente che lo Jannik di oggi ha decisamente problemi sul piano dell’intensità. Gioca corto l’italiano e lo scambio lo domina Ruusuvuori, che tiene con agio i propri turni in battuta e domina in risposta. Il tutto si sublima nel quarto game, quando tra errori dell’altoatesino e ottime giocate dell’avversario arriva il break. Il 6-3 pone fine alla frazione.

Nel secondo set l’attesa reazione di Sinner non c’è. Mancano sussulti nel tennis del nostro portacolori e, nello stesso tempo, ogni volta che si tenta qualche accelerazione il campo è troppo “piccolo”. Il finnico adotta una strategia molto semplice: appoggiarsi alla palla piatta di Sinner e attendere l’errore del giocatore nostrano. E’ un po’ così che si spiega il break del quinto game. Jannik si aggrappa letteralmente alla battuta nel settimo game, quando cancella una chance del doppio break, ma alla fine poco cambia. Il 6-4 pone fine alla frazione.

Leggendo le statistiche, colpisce il 100% dei punti di Ruusuvuori con la prima di servizio (29/29), mentre per Jannik c’è il 63%. Numeri dal sapore di condanna, in vista del prossimo impegno sull’erba di Halle (Germania).

Foto: Janet McIntyre / Shutterstock.com

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