Calcio
Juventus, è fatta per Milik: il polacco arriva per (soli) 7 milioni di euro. E Giuntoli è più vicino
L’affare era nell’aria. E alla fine la tanto attesa fumata bianca è arrivata: Arek Milk sarà ancora un calciatore della Juventus. Anzi, lo diventa per la prima volta. Il club bianconero ha infatti trovato l’intesa con il Marsiglia per l’acquisto a titolo definitivo del centravanti polacco. Ai francesi andranno 6 milioni di euro più uno di bonus. Una cifra bassissima per un attaccante con le qualità di Milik, che dopo le quattro stagioni vissute a Napoli e la scorsa giocata con la maglia della Juve si appresta a vivere il suo sesto campionato di Serie A. Da protagonista. Soprattutto se dovesse partire Dusan Vlahovic. Anche se l’ultima parola sulla cessione del serbo potrebbe spettare a Cristiano Giuntoli, che ha ottenuto l’ok da Aurelio De Laurentiis e presto sarò il nuovo direttore sportivo bianconero.
La Juve avrebbe potuto riscattare Milik a 7 milioni di euro. Di base, dunque, la trattativa si è chiusa alle condizioni del Marsiglia. Che aveva bisogno di cedere l’attaccante a titolo definitivo e ci è riuscita. La speranza, ora, è che anche Adrien Rabiot decida di restare, accettando l’offerta annuale fatta dalla Juventus. Massimiliano Allegri ritiene il francese fondamentale. E vuole ripartire da lui. L’idea tattica è quella di confermare il 3-5-2 con cui la Vecchia Signora aveva ricucito il gap in classifica riportandosi in zona Champions. Poi sappiamo come è andata a finire.
La pista Casadei resta viva, così come quella che porta a Castagne per il ruolo di esterno destro per il post Cuadrado. Il sogno nel cassetto invece è Milinkovic-Savic, per il quale servono 40 milioni di euro. Ma anche l’Inter ci sta facendo un pensierino: si prospetta un bel derby d’Italia anche sul mercato. Nel frattempo la Juve si gode Milik. Un attaccante che prima del doppio infortunio al ginocchio patito ai tempi del Napoli veniva considerato un top player assoluto. E che comunque in carriera vanta un bottino di 148 gol in 360 partite. Oltre a una capacità innata di cucire il gioco tra i reparti. Caratteristica che Allegri apprezza parecchio.
Foto: Lapresse