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La stagione degli azzurri: come hanno giocato gli uomini di Mancini con i club durante l’anno

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Una formazione dell'Italia di Roberto Mancini

Bene ma non benissimo. La stagione dei 23 azzurri convocati da Roberto Mancini per disputare le final four della Nations League 2022-23 non ha regalato a tutti delle gioie. Certo, nella maggior parte dei casi sono state più le soddisfazioni che le delusioni. E questa è già una buona notizia: per i calciatori, che arrivano carichi all’appuntamento azzurro, e per l’intero movimento italiano. Ma alcuni di loro hanno vissuto un anno tribolato, quasi sull’altalena. Tra infortuni, panchine e critiche. 

Il primo di questo elenco è Nicolò Zaniolo. Il classe ’99 ha cominciato abbastanza bene con la Roma per poi perdersi in un fiume di polemiche. E alla fine, per ritrovare serenità, è partito per la Turchia firmando per il Galatasaray. Le sue buone prestazioni – 5 gol in 10 presenze -, oltre ad aiutare il Gala a vincere il titolo turco, lo hanno riportato in Nazionale: Roberto Mancini, infatti, lo ha preferito a Mattia Zaccagni, puntando nuovamente su di lui. Ora starà a Zaniolo ricambiare la fiducia del Ct.

Lo stesso, anche se con esiti e risvolti diversi, è successo a Federico Chiesa. L’esterno della Juve tra infortuni e scelte tecniche ha collezionato solo 21 presenze e due gol in stagione. Ma con Massimiliano Allegri è finito spesso in panchina o in ruoli poco graditi – esterno a tutta fascia -, anche quando stava bene. La parentesi azzurra potrebbe permettergli di cancellare un’annata vissuta sulle montagne russe, sia dentro che fuori dal campo per colpa delle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto il club bianconero.

Ancora peggio è andata a un altro juventino: Leonardo Bonucci (16 gettoni e un gol). La sua convocazione ha sorpreso un po’ tutti, visti i tanti infortuni patiti in stagione. Mancini forse lo ha voluto per fare da chioccia al gruppo, che non conta altri bianconeri. I colori predominanti sono quelli nerazzurri, presenti con un blocco di cinque giocatori: Francesco Acerbi, Alessandro Bastoni, Matteo Darmian, Federico Dimarco e Nicolò Barella. Per loro quella appena conclusa resta un’annata da sogno, con la finale di Champions League persa contro il Manchester City che ha lasciato l’amaro in bocca ma non ha oscurato il grande cammino compiuto dall’Inter in Europa.

Non possono che essere felici e contenti i napoletani Alex Meret, Giovanni Di Lorenzo e Giacomo Raspadori. Il trio partenopeo ha alzato al cielo un tricolore del tutto inatteso a inizio stagione, riportando lo scudetto sotto il Vesuvio 33 anni dopo l’ultima volta. Il portiere, che la scorsa estate sembrava sul punto di andarsene, si è consacrato definitivamente al pari di capitan Di Lorenzo. Più complicato l’anno dell’ex Sassuolo, protagonista in Champions ma meno in campionato, complice anche un brutto infortunio patito a febbraio. Positiva anche la stagione dei romanisti Leonardo Spinazzola – tornato ai livelli di Euro 2021 -, Bryan Cristante e Lorenzo Pellegrini, culminata con la delusione di Budapest ma che ha visto la crescita costante del gruppo.

Sopra le aspettative il campionato di Guglielmo Vicario, confermatosi numero uno di grandissima qualità con la maglia dell’Empoli, così come quello di Davide Frattesi, che ha segnato 7 gol con il Sassuolo dimostrando di essere ormai pronto per ben altri palcoscenici, e del sempreverde Rafael Toloi, capace a 32 anni di stupire e sfiorare il ritorno in Champions con la sua Atalanta. Stagione deludente invece per i due parigini Gianluigi Donnarumma e Marco Verratti, vittoriosi in campionato ma alle prese con l’ennesima delusione europea. E soprattutto autori di prestazioni troppo altalenanti per le loro indubbie capacità. Lo stesso si può dire per Jorginho, passato a gennaio dal Chelsea all’Arsenal ma incapace di regalare alla squadra di Arteta quel salto di qualità che sarebbe servito per chiudere davanti al City.

Chiudiamo con tre attaccanti: Wilfried Gnonto, Ciro Immobile e Mateo Retegui. Il primo ha giocato il giusto (24 presenze e due gol) ed è retrocesso con il Leeds. Perché ci sia lui e non Zaccagni resta un mistero. Ma tant’è. Il secondo, rallentato dai tanti infortuni, ha segnato solo 12 reti. Poche per lui: d’altronde è la seconda volta in sette stagioni con la Lazio che non supera quota 20 in campionato. Il terzo è il nuovo che avanza. E con i suoi 29 gol in un anno e mezzo col Tigre potrebbe essere il numero 9 che giovedì sera cercherà di schiantare la Spagna. Speriamo ci riesca.

L’ELENCO DEI CONVOCATI PER LE FINALI DI NATIONS LEAGUE

Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Empoli)

Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Leonardo Bonucci (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Leonardo Spinazzola (Roma), Rafael Toloi (Atalanta)

Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Sassuolo), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Marco Verratti (Paris Saint Germain), Nicolò Zaniolo (Galatasaray)

Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Wilfried Gnonto (Leeds), Ciro Immobile (Lazio), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Tigre)

Foto: Lapresse

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