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Roberto Mancini controcorrente: “Il rinnovamento è già iniziato”. E rilancia il 4-3-3 con Retegui e Raspadori

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Roberto Mancini Ct della Nazionale italiana di calcio

Domani l’Olanda, poi chissà. La testa è al presente, alla finale per il 3°/4° posto della Nations League in programma domenica pomeriggio a Enschede (ore 15). Si torna al 4-3-3 con Retegui centravanti e il duo Raspadori-Gnonto sugli esterni. Obiettivo: vincere per chiudere terzi e iniziare col piede giusto il rinnovamento. Ah no, quello è già cominciato. Parola di Roberto Mancini. “Abbiamo partecipato a questo torneo dando spazio a tanti giovani, molti dei quali anche poco conosciuti – spiega il Ct -. Il percorso è stato ottimo, perché vincere il girone non era facile. Poi è chiaro che quando arrivi in semifinale e perdi conta il giusto, ci si ricorda sempre e solo di chi vince i trofei”.

Il commissario tecnico azzurro parte da qui. Da un rinnovamento che a suo dire è già iniziato da tempo e che proseguirà in vista di Euro 2024. “Gli impegni concomitanti dell’Under 20 e dell’Under 21 ci hanno indotti a fare delle scelte, rinunciando a ragazzi come Tonali e Scalvini, ma il percorso di ringiovanimento del nostro gruppo è evidente. E non dimentichiamo che abbiamo perso Bastoni per influenza. Bonucci? Tutto finisce, l’età nello sport ha un peso”. Parole che non hanno bisogno di commenti. Così come quelle su Acerbi e Donnarumma, che avrebbero detto di divertirsi meno rispetto a qualche tempo fa quando giocano in Nazionale. “Potevano dirmelo prima…”. Il commento laconico del Ct.

Se il rinnovamento va avanti, sul sistema di gioco Mancini ha deciso di fare un passo indietro. Domani con l’Olanda sarà di nuovo 4-3-3, con Retegui centravanti al posto di Immobile – “siamo a fine stagione, era già deciso che avrebbero giocato una partita a testa” – e la coppia Raspadori-Gnonto sulle fasce. Il primo dovrebbe agire a sinistra, il secondo a destra per poi partire alla volta del ritiro degli azzurrini di Paolo Nicolato e affrontare gli Europei Under 21. “Il nostro modulo di riferimento resterà il 4-3-3 ma resto convinto che in Italia ci siano dei giovani bravi con cui potremo centrare la qualificazione ai Mondiali 2026. E magari vincerli”. 

Il ritorno di Jack

Dopo aver saltato le prime due gare delle qualificazioni a Euro 2024 per via di un infortunio, dunque, Giacomo Raspadori tornerà titolare con la maglia azzurra. Dove finora ha raccolto 5 gol in 17 presenze. Anche l’attaccante del Napoli ha parlato alla vigilia del match con l’Olanda. “Quel guaio muscolare mi è costato 45 giorni di stop complicando la mia stagione, è un peccato. Ora posso finalmente tornare a giocare con l’Italia. Anche se io sono una punta centrale…, ha affermato sorridendo, seduto al fianco di Mancini. Uno che stravede per lui e che lo farebbe scendere in campo anche zoppo. Parole scherzose ma che pongono un interrogativo tattico che il Ct dovrà risolvere: è giusto far partire Raspadori largo o sarebbe meglio farlo giocare più centrale?

Domani Jack partirà da esterno ma sarà libero di accentrarsi per diventare una sorta di trequartista tra le linee, pronto a imbucare per i tagli di Gnonto e Retegui. Sulla sinistra, alle sue spalle dovrebbe sfrecciare Dimarco, uno che sa inserirsi molto bene. Il piano dovrebbe essere questo. Ma per il futuro, con Baldanzi che preme per trovare spazio, chissà che Mancini non decida di cambiare qualcosa. Raspadori, per ora, non ci pensa. “Domani voglio vincere, sono fatto così”. Per il futuro c’è tempo e si vedrà.

Foto: Lapresse

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