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Marcell Jacobs torna in gara: “Parlo con i risultati, gli altri chiacchierano troppo. Guardo il parabrezza…”

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Marcell Jacobs

Marcell Jacobs correrà i 100 metri a Parigi, in occasione della quarta tappa della Diamond League. Il Campione Olimpico farà così il proprio debutto stagionale: l’appuntamento è per venerdì 9 giugno nella capitale francese, dove il velocista lombardo esordirà in questa annata agonistica dopo la sciatalgia che gli ha impedito di gareggiare a Rabat e a Firenze. Il Messia dell’atletica tricolore si cimenterà nella sua specialità prediletta, fronteggiando tra gli altri lo statunitense Noah Lyles (Campione del Mondo dei 200 metri) e il keniano Ferdinand Omanyala (primatista mondiale stagionale con il 9.84 corso a Nairobi).

Ora è tutto ufficiale: Marcell Jacobs sarà davvero ai blocchi di partenza in terra transalpina, i noti problemi sembrano essere alle spalle e cresce l’attesa per la gara in programma alle ore 22.12. L’azzurro era presente nella conferenza stampa della vigilia e ha espresso la propria soddisfazione per essere finalmente della partita: “Sono qui per divertirmi e cominciare finalmente la mia stagione. Ora stiamo bene, se siamo a Parigi è perché siamo pronti per gareggiare e metterci in gioco”.

Marcell Jacobs ha poi proseguito: “È la prima gara, che in realtà doveva essere la terza: ci siamo detti che le problematiche delle stagioni scorse non dovevano ripetersi, e che prima di tutto ci dovesse essere ‘continuità’ a livello fisico. La cosa più importante è stare bene fisicamente e mentalmente: volevo esser sicuro di gareggiare senza rischiare nulla e dover interrompere la stagione. Nervoso? No, tranquillo. Quando vedevo gli altri gareggiare, sapevo che una corsia era la mia, e non è stato semplice. Ma questo mi ha portato a essere sempre più forte e mi ha dato tanta energia e ancora più voglia di dedicarmi a quello che faccio“.

Il nostro portacolori ha poi proseguito: “Tutti i miei avversari di domani hanno già corso, sono l’unico che non ha ancora il tempo quest’anno: mi sarà da stimolo. Non mi alleno per non gareggiare o perché non ho niente da fare. Faccio tutto per un motivo ben preciso. La mia idea era fare le prime tre gare (Rabat, Firenze, Parigi, n.d.r.), poi si sa che lo sport ti porta a prendere decisioni difficili e per me non è stato facile rinunciare alle prime due. Come quando sei in macchina, è inutile guardare lo specchietto retrovisore, bisogna guardare il parabrezza per vedere cosa c’è davanti”.

Sulle critiche ricevute per le sue rinunce, non si scompone:È normale che gli altri possano parlare più di quanto dovrebbero, ma fa parte del gioco, è giusto che lo facciano: io parlo con i risultati. Queste cose mi divertono, vuol dire che tutti vogliono provare a battermi e mi ritengono un atleta forte. Questo è l’importante”. Tra poco più di un anno le Olimpiadi andranno in scena proprio a Parigi: “Sono contentissimo di essere qui, il mio grandissimo obiettivo nel 2024 è riconfermare i risultati di Tokyo: sarà un anno e mezzo impegnativo, con un Mondiale in mezzo, l’unica medaglia che mi manca. Tutto quello che faccio in questa stagione è per andare a prendermi l’oro di Budapest. Quello sarà il primo step verso le Olimpiadi”.

Foto: Lapresse

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