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MotoGP, Ducati e le squadre europee dominanti. Honda e Yamaha mai così in crisi: i motivi

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Una situazione che non si era mai verificata. Nel Motomondiale i marchi giapponesi hanno sempre rappresentato un riferimento e in MotoGP i successi di Honda e di Yamaha sono pari a 10 e a 8 se si considera appunto il passaggio dalla 500cc alla nuova categoria, a rappresentare la massima cilindrata.

I tempi cambiano, come anche gli equilibri nel Motorsport. E’ quanto accaduto nella top-class delle due-ruote, perché sono le Case europee ad avere il pallino del gioco in mano, mentre ai team nipponici rimangono le briciole. Basta leggere la classifica di questa prima parte del campionato:

CLASSIFICA COSTRUTTORI MOTOGP 2023

1 DUCATI 285 
2 KTM 153
3 APRILIA 121
4 HONDA 89
5 YAMAHA 82

COME SI SPIEGA QUESTO CAMBIO DI ROTTA?

Dare una risposta unica a questa domanda non è semplice. Indubbiamente, la crisi legata alla pandemia Covid-19 ha avuto delle conseguenze diverse tra Europa ed Asia e, a conti fatti, nel Vecchio Continente si è avuto un approccio diverso rispetto alle aziende asiatiche, in particolare a quelle giapponesi. Non è un caso che l’anno passato un marchio storico come la Suzuki abbia deciso di abbandonare la MotoGP per scelte aziendali molto precise.

In Honda, come riportato in un articolo di Motosprint, la Casa di Tokyo ha superato i 17 milioni di moto vendute, concentrandosi sul progetto “carbon neutral“, ma nel report annuale l’attenzione data alla gestione del Reparto Corse è minima. Un segnale di disinteresse da parte di un brand così importante? Difficile da dire e lo stesso ragionamento può valere anche per Yamaha che ha diverse produzioni anche in altri ambiti.

Negli ultimi giorni è iniziata a circolare una voce secondo cui ai due marchi storici possa arrivare l’aiuto di Dorna in qualche modo. Il riferimento è alle modifiche di regolamento legate alle concessione tecniche in fatto di sviluppi per avere un campionato più equilibrato. Ovviamente, una soluzione poco gradita soprattutto dalla Ducati, che in questo momento è la Stella Polare della categoria senza e senza ma.

COME SI SPIEGA IL SUCCESSO DELLA DUCATI?

La Ducati può sicuramente avvalersi dell’epiteto di capolavoro del Made in Italy, però è da ricordare il suo essere parte del gruppo Volkswagen. Dal 2012, infatti, l’azienda di Borgo Panigale è controllata al 100% da Audi, che a sua volta è interamente gestita dal colosso tedesco menzionato. Un aspetto importante che dà modo anche alla gestione sportiva di avere una certa sicurezza finanziaria e capacità di investimento, oltre alla presenza di un ingegnere eccezionale come Luigi Dall’Igna, che nel suo ruolo di Direttore generale sta facendo la differenza.

Foto: LiveMedia/Valerio Origo

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