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MotoGP, Francesco Bagnaia: “Era tanto che non mi arrabbiavo così con la moto, ma ho compiuto un passo in avanti”
Francesco Bagnaia ha realizzato la classica “giornata in ufficio” e ha chiuso al quarto posto le prime due sessioni di prove libere del Gran Premio d’Olanda, ottavo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2023. Sullo splendido scenario del tracciato di Assen la cosiddetta “Università delle moto” il campione del mondo ha, come sempre, utilizzato la P1 per prendere confidenza con moto e pista, quindi al termine della P2, dopo una bella serie di giri nella simulazione di passo gara, ha messo a segno un crono che lo ha issato comodamente nella top10.
È stato Marco Bezzecchi ad aver fissato il miglior tempo del venerdì olandese in 1:32.063 con 130 millesimi su Jorge Martin e 155 su Jack Miller. Quarto, come detto, il portacolori del team Ducati Factory a due decimi esatti dalla vetta, quinto Maverick Vinales a 245 millesimi, sesto un coriaceo Fabio Quartararo a 278, settimo Aleix Espargarò a 345, quindi dentro la top10 anche Luca Marini, nono a 406.
Al termine del venerdì di Assen il pilota torinese ha raccontato le sue sensazioni a Motosprint, iniziando dalle difficoltà della P1 con una Ducati che non ne voleva sapere di entrare in curva: “Era molto tempo che non mi arrabbiavo così con la moto. Non riuscivo a fare nulla la moto era troppo nervosa, tanto che era quasi pericoloso girare così. Sono molto contento del passo in avanti compiuto: di passo sono stato veloce, ed il time attack è venuto bene nonostante un giro non eccelso. Ho finito la giornata con delle buone sensazioni”.
Il campione del mondo prosegue nella sua analisi: “Ho scelto l’assetto dell’anno scorso, ma la GP23 è diversa e quindi non ha funzionato. Pensavo di trovarmi meglio sin da subito. Non sentivo abbastanza carico sulle gomme, così abbiamo dovuto trovare un modo per metterci peso: sono contento di esserci riuscito. Era importante essere nei primi dieci, e ci sono riuscito. Sinceramente avrei proseguito a lavorare come fatto finora in ogni caso, quindi senza fare il time attack al mattino, perché farlo non mi aiuterebbe a trovare il giusto assetto. Ovviamente quando le previsioni meteo prediranno pioggia faremo diversamente, servirà anche fortuna. Come detto in passato sarebbe bello che la P1 fosse una FP1, quindi una prova davvero libera, ma in quel caso ci serviranno più gomme”.
Credit: MotoGP.com Press