MotoGP
MotoGP, Francesco Bagnaia unica vera stella di un firmamento solcato da tante meteore
Il leitmotiv della MotoGP 2023 sta diventando sempre più ritmico. Francesco Bagnaia è competitivo sempre e comunque, ma il suo rivale principale cambia a seconda del weekend e del tracciato. Basta ripercorrere quanto accaduto negli ultimi tre mesi per rendersi conto di quanto sia radicata questa dinamica che gioca tutta in favore del ducatista.
In Portogallo è stato Maverick Viñales a infastidire Pecco. Cadute del piemontese a parte, in Argentina e negli Stati Uniti hanno svettato sul piano prestazionale prima Marco Bezzecchi e poi Alex Rins. In Spagna il ruolo di antagonista è stato ricoperto da Brad Binder. Dopodichè, negli ultimi quattro GP, il già citato Bezzecchi e Jorge Martìn si sono alternati nella parte di avversario più pericoloso.
Insomma, se volessimo usare una metafora astronomica, Bagnaia è l’unico vero astro nel firmamento dell’attuale MotoGP. Il resto del cielo è solcato da meteore, luminose quanto si vuole, ma destinate a esaurirsi tanto rapidamente quanto si sono innescate. Al massimo, volendo proprio essere benevolenti, possiamo individuare un paio di pulsar, il cui effetto faro le fa accendere e spegnere ritmicamente (Martìn e Bezzecchi). Pecco, viceversa, è la stella polare. Di tanto in tanto potrà essere coperta da qualche nube, ma sempre lì sta.
Classifica Mondiale MotoGP 2023: Bagnaia allunga al comando, +35 su Martin. Bezzecchi 3°
Questo contesto ricorda tanto quello del 2021, quando la Polaris del campionato era Fabio Quartararo, che non a caso si fregiò del titolo in maniera relativamente comoda. Poi la precessione dell’asse terrestre, leggasi il calo di competitività di Yamaha e la prepotente presa di potere di Ducati, hanno cambiato l’astro di riferimento. Dunque, se il Motomondiale deve tracciare una rotta, ha solamente un punto fermo su cui appoggiarsi. Bagnaia, come certificato nuovamente quest’oggi.
Foto: MotoGPpress.com