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MotoGP, la Ducati può vincere anche al Sachsenring. Marquez in crisi anche sulla pista preferita

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Ormai la MotoGP è diventata una dependance della Ducati, la cui superiorità è sempre più straripante. Il Sachsenring è, storicamente, contesto indigesto per le moto di Borgo Panigale. Eppure, in questo 2023, le Desmosedici hanno dominato la scena nella giornata dedicata alle prove libere anche sull’ostico tracciato sassone.

Addirittura 7 dei 10 piloti ammessi di diritto al Q2 cavalcano una Ducati. All’appello manca il solo Fabio Di Giannantonio, vittima però di una caduta nella fase calda del turno pomeridiano. Per dare un’idea della superiorità di cui godono i ducatisti, si pensi che Johann Zarco è rimasto nella top-ten della classifica combinata pur senza poter migliorare il tempo mattutino.

Il francese è stato falciato dalla Honda di Marc Marquez, che tutti indicavano come il favorito per il GP di Germania. Non poteva essere altrimenti, alla luce del fatto di aver vinto 11 volte sul budello tedesco, di cui 8 in MotoGP. Invece, lo spagnolo dovrà passare dal Q1 dopo aver archiviato un pomeriggio da incubo. L’iberico ha frequentato i quartieri nobili nella FP1. Un fuoco di paglia, perchè nella FP2, prima di finire a terra, ha passato un’ora a litigare con la sua RC213V, arrivando a mostrarle il dito medio dopo una violenta sbacchettata che ha rischiato di disarcionarlo.

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Il tema forte è proprio la crisi, di nervi e non solo, nella quale è sprofondata HRC. La moto è inguidabile, in quanto chiunque l’abbia per le mani viene proiettato gambe all’aria con inquietante frequenza. Verrebbe da dire che, in questo momento, Honda sia un pericolo per chi la cavalca. La prova? Joan Mir e Alex Rins non sono in Germania, perché infortunati. Marquez e Nakagami, oggi, sono entrambi finiti rovinosamente nella ghiaia.

Con le chance di MM93 verosimilmente azzerate dall’ingestibilità del suo mezzo, per Ducati gli avversari latitano. Fabio Quartararo sembra più competitivo di altrove, ma resta almeno un passo indietro. L’acciaccato Aleix Espargarò ha compiuto un time attack da urlo, però la sua competitività nel GP domenicale è tutta da verificare. A Ktm manca sempre quel centesimo per fare l’euro.

Insomma, l’Armata Rossa sembrerebbe pronta a conquistare anche il Sachsenring, località dove ha festeggiato solo una volta in vent’anni. Nel 2008, quando sotto una pioggia battente si impose Casey Stoner, ma solo perché una Honda (ai tempi quella di Dani Pedrosa) volò fuori pista quando era al comando con ampio margine. A questo giro, viceversa, potrebbe scapparci un trionfo pieno. Come tanti se ne sono già visti nel 2023.

Foto: MotoGPpress.com

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