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MotoGP, la polemica tra Bagnaia e Marquez. Nervosismo da evitare, il casus belli era futile

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L’episodio più eclatante del sabato del Mugello non è rappresentato dal dominio Ducati nella Sprint, bensì dal battibecco tra Francesco Bagnaia e Marc Marquez per quanto accaduto nelle qualifiche del mattino. Si tratta dell’ennesimo attrito tra il ventiseienne piemontese e il trentenne catalano, che a dispetto dell’assenza di duelli in pista o di una reale lotta iridata, non perdono occasione per polemizzare.

Pecco, all’inizio di un time attack, si è incrociato con MM93, che invece stava uscendo dai box. Il Campione del Mondo in carica si è disunito ed è andato largo alla San Donato, mandando poi più volte “a quel paese” l’iberico, che invece ne ha approfittato per incollarsi alla coda della Desmosedici, sfruttandone il gancio per stampare il secondo tempo di giornata, appena alle spalle dell’italiano. Apparentemente nulla di eclatante, ma dopo la qualifica Bagnaia ha esternato nuovamente tutto il proprio nervosismo.

Dal canto suo, Marquez non ha perso occasione per gettare benzina sul fuoco, affermando che prendere la scia di Pecco è stato un ripiego, il suo obiettivo era Bezzecchi. Un modo implicito di sminuire la punta di diamante dell’armata Ducati, allo scopo di punzecchiarlo il più possibile. In effetti, stavolta, viene da dire che il piemontese avrebbe potuto risparmiarsi l’uscita polemica ai microfoni.

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Innanzitutto perché non si direbbe che lo spagnolo abbia davvero ostacolato l’italiano. I pregressi li conosciamo, ma se si vuol dare a Cesare quel che è di Cesare, a questo giro non si vedono colpe da parte dell’iberico. Soprattutto, però, per Bagnaia non ha alcun senso comportarsi in questo modo. Né nel caso di specie (doveva ancora fare il tempo), né in un’ottica ad ampio respiro.

Aveva 82 punti di vantaggio nel Mondiale, diventati ora 91 dopo la Sprint. Sono due weekend abbondanti di margine! Inoltre Pecco pilota una moto ampiamente più competitiva della Honda. È lui a essere in una posizione di forza e, quindi, a poter stare tranquillo. Viceversa, dovrebbe essere l’iberico ad avere interesse a buttarla in caciara, proprio per creare un elemento di disturbo nel favorito per la conquista del Mondiale.

Insomma, Bagnaia non ha bisogno di sprecare tempo ed energie in certe polemiche. Perché dovrebbe farlo? La pista parla per lui. Tre pole position e tre Sprint vinte su sei opportunità. Considerata la superiorità della Ducati, basta poi stare in piedi la domenica per assicurarsi punti pesanti. Molti più di quelli che potrebbe raccogliere Marquez in condizioni normali. Dunque, perché perdersi in sterili baruffe? Il più forte può far parlare i risultati, che sono tutti dalla parte di chi ha il numero 1 sulla carena.

Foto: La Presse

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